Monday 24 December 2012

Un Anno

Un anno e' lungo. Un anno e' un sacco di tempo. In un anno cambiano moltissime cose. Ed e' dovuto passare un anno prima che rimettessi piede nella mia citta'. In quella che ancora adesso, per sbaglio, chiamo casa. Dove anche il click dell'interruttore e' un rumore conosciuto e rassicurante.
A Genova la Superba, bella donna altera, difficile da conquistare.

Quando si torna per poco tempo, dopo cosi tanto tempo, si vorrebbe fare tutto e non si riesce a combinare nulla. Si vorrebbe gustare ogni minuto, e si finisce con l'elemosinare le ore di sonno. Ci sono posti da rivedere, persone da riabbracciare, Bibi da presentare, ma anche Bibi da sfamare, da addormentare, da calmare. Ah e poi si, ci sarebbe anche Natale da organizzare ed i regali da impacchettare.
Certo, nell'incastro di appuntamenti, cene, pranzi e caffe, non avevo messo in conto la gita al prontosoccorso. Per carita', errore mio. Ormai dovrei sapere che le partenze danno sempre alla testa a mia figlia, purtroppo in senso piuttosto letterale. A Luglio la sbarra di ferro, per Natale si e' fatta lo spigolo del tavolino della TV! Ovvio no!
E poi l'ebbrezza del prontosoccorso italiano non l'aveva ancora provata! Dice di essere rimasta piacevolmente impressionata da quello ligure, magari per Pasqua ce ne proviamo uno in toscana!

Con la fronte della Bibi rincollata a dovere, siamo riusciti a presenziare a tutti gli atti di vita pubblica convenuti!
Ho rivisto le amiche inossidabili, ed il bello e' che ci conosciamo da cosi' tante decadi che siamo un po' come Beautiful: non importa se perdiamo parecchie puntate, quando ci si rivede sappiamo ricostruire tutta la storia in un secondo, anche se nel frattempo sono arrivati 7 bambini ad incasinarci le rimpatriate!
Ho rivisto l'AMICA dell'universita' che probabilmente c'ha il ritratto di Dorian Grey a casa che invecchia al posto suo, perche' a lei continuano a chiedere la carta d'identita' per comprarsi un drink!

In tutto questo ho trovato il tempo di fermarmi in spianata Castelletto, con Genova ai miei piedi, austera, severa e bellissima. Si proprio te Zena, che ancora oggi.
per sbaglio.
chiamo.
casa.

Saturday 15 December 2012

Una Botta di Vita...E Non Solo

Siamo una coppia di morigeratissimi. Non molliamo spesso la prole a babysitter ed affini, non tanto per sensi di colpa quanto per pigrizia cronica. Tutto sommato ci piace di piu' avere amici a casa, magari per tutto il weekend, piuttosto che infiocchettarci e darci alla folle vita notturna.
Che poi voglio dire, di folle vita notturna ne ho quanta ne voglio a casa mia, con risvegli notturni alle ore piu' disparate ed interessanti richieste di storie e giochi alle 4 del mattino.

Pero' poi ogni tanto succede, arriva quell'evento a cui non puoi proprio dire di no.
In modo molto british, l'invito e' arrivato circa 2 mesi prima e poi come fai ad inventarti che non ti sei riuscito ad organizzare?
MIL l'infaticabile (altrimenti conosciuta come Mother In Low) si e' presa cura dei Bibi, li ha cibati e messi a nanna (al mio ritorno casa e cucina erano ancora in piedi quindi suppongo tutto sia andato per il meglio anche se ho preferito fare la gnorri e non chiedere troppi particolari). La MammainSE era ufficialmente in libera uscita!
Si e' dotata di microborsetta contente solo abbonamento alla metro e telefono, si e' messa un vestito, i tacchi alti e si e' pure concessa un rossetto piu' rosso della mantella di cappuccetto rosso che si era comprata in un momento fashionista di due anni prima e che era poi rimasto dimenticato sul fondo della  borsetta dei trucchi. Dopo un paio di anni si e' anche concessa di autofotografarsi, che i filtri di Instagram, si sa, migliorano la vita (e la faccia) a tutti!

Mi sono goduta il viaggio in treno fino a Victoria, da sola, che quel lavoratore indefesso di Mr.M. ci avrebbe raggiunto piu' tardi direttamente dal lavoro.
Presa dalla sete di liberta' ho poi deciso di ritardare il mio arrivo alla cena e camminare nell'aria fredda di una qualsiasi serata londinese. Mi sono concessa il lusso di guardare le lucine scintillanti, di fermarmi davanti alle vetrine dei negozi, senza che nessuna manina mi tirasse la giacca e nessuna vocina mi strillasse nelle orecchie.

Ho percorso tutta Victoria Street fino ad arrivare davanti al mostro simil-gotico conosciuto anche come Palazzo di Westminster.
Mi sono diligentemente messa in fila davanti alla sicurezza, che e' piu' facile salire con un mitra in aereo piuttosto che entrare dentro Westminster e poi via, nel dedalo di corridoi e corridoietti e scaline a atrii mozzafiato dentro la House of Lord.
Sono arrivata giusto in tempo per i drinks e mi si e' plastificata la faccia a forza di sorridere cortesemente a tutte le persone che mi venivano presentate e con cui c'era da scambiare la "small talk" di circostanza. Ormai ho imparato che quando sono imbarazzatamente senza parole davanti ad un perfetto sconosciuto ingessato e rigido come un carciofo, devo buttarla sul tempo e le previsioni per i prossimi 10 anni, magari anche un accenno al global warming e via, la conversazione fila liscia come l'olio!

Insomma la cena e' stata un successone con tanto di asta di beneficenza finale, eppure c'era quel dolorino e senso generale di malessere che si faceva piu' insistente. Un po' piu' fastidioso, e poi un po' piu' fastidioso ancora. Fino alla tragica realizzazione arrivata insieme al dessert.
"Ehm If you'll excuse me, I'll powder my nose at the ladies" Che e' poi il modo piu' gentile che conosco di dire :"Mollami subito che devo correre al bagno con la velocita' della luce che sto male come un cane"
Ed e' proprio in quel momento, quando la totale solitudine ed intimita' sarebbero state piacevolmente gradite, che la moglie ingioiellatissima e taccatissima del collega del marito se ne esce:" Oh darling, I'll come with you"
Ma porc....Ma non le hanno insegnato che verso i 15 anni anche le donne smettono di andare in bagno insieme? Suvvia!

Tuesday 11 December 2012

Futili Divagazioni su Mamme e Mezzi Pubblici

E' tutto iniziato con un tweet di lamentele su mamme che al mattino usano mezzi pubblici e non piegano i passeggini. Che i passeggini sull'autobus vanno chiusi, che se i bambini sono piccoli allora bisogna usare il marsupio, che allora mamme con passeggini dovrebbero uscire alle 11 e non alle 8 del mattino durante l'ora di punta di "chi lavora" (questo l'ho sottointeso io).
Credo i toni siano stati dettati dallo stress mattutino di chi si ritrova a scavalcare orde di umanita' per riuscire a salire su un benedettissimo autobus, ma il concetto era abbastanza chiaro.

Ed allora io che devo mollare il bambino al nido o ai nonni, o alla tata, o devo andare dal dottore cosa devo fare? Chiedere l'ombrello a Mary Poppins e muovermi volando? Oppure devo provare con i pattini a rotelle mentre spingo il passeggino? Se sono da sola con un bimbo che non ha ancora raggiunto la fase "bipede" che faccio? Con un braccio tengo il bimbo, con l'altro chiudo il passeggino ed alla prima curva spacco la rotula della vecchietta davanti dopo esserle rovinosamente caduta addosso? Se poi di bambini ne ho due che fate? Mi mettete il veto di muovermi di casa se non  auto-munita fatta eccezione per il fine settimana?

Forse dopo anni di vita all'estero mi sono "assuefatta" ai  miei diritti e mi scoccia enormemente farmeli togliere. Sono abituata a delle regole che, guarda caso, funzionano e che le persone tendono ad accettare.
Sugli autobus c'e' una piccola zona riservata a due passeggini o ad una carrozzella per disabili. Chiunque stazioni in quest'area ha il dovere di spostarsi se salgono mamme con passeggini, a prescindere da quanto il resto dell'autobus sia pieno.
Se e' occupata da altri passeggini devi aspettare l'autobus successivo (o piegare il tuo passeggino se puoi).
Se alla fermata successiva un disabile con carrozzella vuole salire, le mamme con i passeggini scendono e lasciano il posto a chi ha la precedenza.
Il tutto (di solito) accade senza sbuffi, senza lamenti e senza crisi isteriche.

Continuo a chiedermi esterefatta perche' da noi certe cose non debbano funzionare. Perche' il diritto di una minoranza debba essere necessariamente visto come un danno alla maggioranza. E no, non sto solo parlando di mamme e passeggini!
Perche' da noi un disabile non puo' avere la possibilita' di muoversi da solo da casa, di prendere un autobus ed andare al lavoro? Ci sono realta' piu' illuminate in Italia che io non conosco?
Ho visto un autista negare la corsa ad un ragazzo in carrozzella perche' l'autobus era pieno e non aveva il tempo di fare manovra per accostarsi al marciapiedi ed estrarre la pedana. Veramente ci costa cosi tanto?
E' solo un problema di disgraziata organizzazione del sistema di trasporto pubblico, o siamo anche noi cittadini a non semplificare le cose?

Ho imparato a convivere con i difetti del mondo anglosassone, con il cieco rispetto delle regole e delle code e la totale incapacita' di saper "chiudere un occhio" anche quando semplificherebbe la vita a tutti quanti. Allo stesso modo devo pero' apprezzare e condividere un rispetto della pluralità e del pubblico che da noi va a discrezione della persona e che qui e' riconosciuta come regola del vivere civile in una comunita'. Dove in metropolitana ho sempre trovato qualcuno che mi aiutasse a portare il passeggino su e giu per le scale, dove mi e' sempre stato offerto il posto quando ero incinta, dove sono stata aiutata a salire sul treno dei pendolari all'ora di punta nonstante passeggino e bambina urlante.

E scusate per i rantolamenti, ma la mia sensibilita' non eccessivamente permalosa, si sente dolorosamente chiamata in causa al concetto del:" se procreate e' un problema vostro e non degli altri utenti dei mezzi di trasporto", che potrebbe rovinosamente traslarsi nel "se dovete muovervi in carrozzella all'ora di punta e' un problema vostro...." etc..etc..etc..




Monday 3 December 2012

Proprio Ora, Proprio in Questo Istante

E no, non avevo programmato di scrivere questo post, anzi a dire la verita' avrei un migliaio di cose da fare in questa pausa-pisolino-Bibo, ma so che se non lo scrivo adesso, poi passa la magia e mi ritrovo con la solita cinica-ironica-me. Ed invece mi voglio ricordare di come mi sento ora, in questo precisissimo momento.
Perche' proprio ora, proprio in questo istante, non vorrei essere in nessun altro luogo se non qui, non vorrei essere nessun altro se non me stessa e non vorrei avere nulla in piu' di quel che ho gia'.

Ed allora per una volta, per questo Natale, non voglio chiedere, ma voglio ringraziare.

Voglio ringraziare per quella pieghina nel collo del Bibo dove infilo il naso tutte le volte che mi sento un po' giu'.
Perche' in quella pieghina del collo c'e' la sicurezza delle cose importanti.

Voglio ringraziare per gli occhi di mia figlia, che sono furbi e magnetici e preziosi. E quando guardo qei suoi occhi vedo il mare e tutto cio' che di bello la vita ha da offrire.

Voglio ringraziare per le mattine in cui sento dei piedini piccoli che attraversano il corridoio, per un musino che spunta dalla porta per annunciare che e' mattina, ma che tutto sommato avrebbe voglia di venire ad accoccolarsi ancora per dieci minuti vicino a mamma e babbo.

Voglio ringraziare per i sorrisi sdentati che il Bibo regala felice a chiunque abbia il tempo di dargli un po' di attenzione.

Voglio ringraziare per avere il tempo di far crescere i miei figli e di non perdermi nemmeno un istante della loro vita.

E lo so che domani saro' qui a lamentarmi perche' sono stanca, perche' vorrei un po' di liberta', perche' vorrei avere il tempo di farmi un doccia, perche' i capricci io proprio non li sopporto piu' perche', perche' perche'....
Ma oggi no, oggi va tutto bene. Anche quei chili che mi si sono amorevolmente appiccicati al giro vita, anche le pappine che mi vengono sputacchiate sui vestiti puliti, anche la pioggia che mi fa venire freddo ai piedi.

Oggi voglio solo farmi una "mental note" per ricordarmi di quanto sia speciale avere dei bambini piccini in casa, dell'affetto incontaminato di cui solo loro sanno avvolgerti. Del privilegio di essere il loro punto fermo, la loro bussola, l'amore di cui nessuno potra' mai privarli.

Perche' ragazza mia, ricordatelo bene, stanotte vai a dormire e domani avrai gia' per casa una ragazzina con la frangia troppo lunga e la gonna troppo corta ed un ragazzino con i pantaloni a sigaretta e la pettinatura alla OASIS. Ed a quel punto saranno troppo orgogliosi per infilarsi nel lettone a chiedere le coccole e si vergogneranno della mamma attempatella che cerca di baciarli ogni volta che escono di casa!

Tuesday 27 November 2012

Svezzamento UK Style?

E ci risiamo. Pappine, brodini, omogenizzati, sputacchi, vomitini o per riassumere CASINOVUNQUE.
Sono arrivati i fatidici sei mesi e frullatore, passino e colino hanno ripreso a lavorare a ritmo continuo.
Come al solito ho un piccolissimo problema: che faccio, svezzo UK style o Italian style?
Qui il pediatra che ti guida nello svezzamento non c'e'. Cosi come al supermercano non trovi gli omogeneizzati e le trecentocinquantamila cremine di riso, semolino mais e tapioca, multicereali che da noi vanno all'impazzata.

Sono andata dalla solita inutile Health Visitor: "Mi scusi mi potrebbe pesare il bambino che volevo iniziare lo svezzamento e voglio essere sicura che non mi perda peso?"
"Ah bene lo svezzi lo svezzi signora. Gli dia un po' di tutto"
"Ehm, ma due linee guida da seguire?"
"Ma faccia lei, ha gia' una figlia no? Ecco, se non e' morta di fame o crisi allergiche allora svezzi il secondo allo stesso modo!"

Queste perle di saggezza mi sono costate due ore del mio pomeriggio perse a scansare i microbi omicidi  degli altri pazienti nella sala d'attesa del dottore in un piovoso martedì di novembre. Ma anche io chissa' perche' mi ostino ad andarci. Puro masochismo?

Ormai qui si danno tutti all'autosvezzamento in cui il bambino succhia e si impiastriccia e si infila in bocca un po' quello che gli piace di piu'. Di solito viene adottato o dalle mamme biologiche integraliste per le quali il bambino deve avvicinarsi al cibo nel modo piu' naturale possibile, oppure da quelle che sono al terzo figlio e si sono rotte sonoramente le palle di brodini vegetali e pappine liofilizzate.
Chiariamoci, io non sono contro l'autosvezzamento, anzi sono dell'idea che un bambino debba essere "accolto" nella tavola dei "grandi" e che gli venga data la possibilita' di assaggiare quello che c'e' in tavola (con le debite limitazioni, chiaro). Allo stesso tempo, pero',  ho bisogno di un terreno un po' piu' solido dove camminare. Ho bisogno di sapere cosa e quanto ingurgita il mio bambino. Ho bisogno di regole e di quantità, capitemi, alla fine dei conti sono un ingegnere!
Per come sono fatta io l'autosvezzamento puo' essere un valido accompagnamento al pasto del bambino, ma non una totale sostituzione! Per capire se ha assimilato qualcosa in tutto quel succhiare cosa devo fare? L'analisi della cacca tutte le mattine? Ma anche no grazie! Oppure devo fregarmene e continuare a dargli anche il latte fino a quando compie 18 anni, cosi' per essere sicura che abbia mangiato abbastanza? No, scusate, non ce la posso fare!

E cosi' come al solito la mia soluzione sta un po' a meta' fra il Made in Italy ed il UK style.
Niente brodini e pochissime cremine. Ho iniziato con una verdura alla volta per controllare le allergie.  Ho iniziato con le verdure "arancioni" che di solito ai bimbi piacciono di piu': carote, patate dolci (quelle americane tanto per intenderci), zucca. Poi siamo passati a piselli, broccoli, spinaci e poi tutti i tuberi, che qui ne hanno da vendere e spesso non so neppure il nome in italiano!
A fargli succhiare pezzi di pollo bollito proprio non ce la faccio, lo troverei vagamente raccapricciante. Così per ora mi sono fatta un po' di frullati di carne e pesce da aggiungere alle verdure e verso il settimo mese iniziero' a frullargli direttamente quello che prepariamo per noi (prima di metterci il sale, ovvio no?). Un goccino di olio. Un filino di parmigiano o di ricotta e via, la pappa e' servita!

Nel frattempo quando noi mangiamo la frutta gli do dei quarti di mela, pera o mango da succhiarsi avidamente (ecco vedi che non la butto proprio via l'idea di base dell'autosvezzamento).
Il Bibo, felice ed impavido, pianta quei due dentini  minuscoli nella mela e rosicchia come un criceto, succhia broccoli bolliti e fra non molto potra' godere della santa gioia di un bel pezzo di pane!

A seguire le "linee guida" da queste parti, fra un mesetto potrei proporgli un bel piatto di Mac&Cheese (Pasta al forno con besciamella a formaggio). Ma suvvia, penso io, se non ti ammazza ti rinforza no? Io passerei direttamente alla peperonata.....


Friday 23 November 2012

Che Zumba Sia

Il primo a cedere e' stato il polmone destro. Poi e' stato il momento della rotula sinistra. Si sono dati la mano e mi hanno lasciata li' agonizzante a buttare le braccia un po' di qua ed un po' di la' seguendo il ritmo serratissimo dell'insegnante.
Il polmone destro mi ha detto:" Ma brutta imbecille, la prima volta che porti il sedere in palestra, potevi farti un po' di Yoga o di Pilates, cos'e' sta follia che stai facendo?"
La rotula senza pieta' alcuna ha continuato:" Ma brutta imbecille, se devi saltare a destra e a manca per un'ora potresti almeno farti rimettere i legamenti del ginocchio sinistro che ti sei giocata saltando col tacco 12 il giorno in cui ti sei sposata (si, tutto tristemente vero)!"

Ed invece no, ho detto Zumba e che Zumba sia!

La Bibi ed il Bibo erano nella sicurissime mani di Vladdy, la "nanny"  transilvana che per ora non porta segni di canini protrudenti e pare non avere strane reazioni alla luce del sole. Al primo giorno, tanto per essere sicura, le ho pure servito la pasta col pesto con tripla dose di aglio. L'ha ingurgitato senza batter ciglio anche se temo di averle creato qualche problemuccio con il fidanzato che si e' sciolto come neve al sole alla prima alitata.

Dicevo che stamattina mi sono presa due ore d'aria. Mi sarei volentieri seduta da Starbuck a farmi un Gingerbread Latte o un Eggnog Latte (con panna) leggendomi un libro. Ma qui Natale si avvicina e l'amara consapevolezza di essere perfettamente rientrata nel reggiseno pre-gravidanza ma non nei jeans, mi ha costretta a darmi una sferzata di energia e buttarmi in una classe di Zumba.

La palestra non e' una palestra, ma uno studio di danza alla "Saranno Famosi", senza spogliatoi, senza docce, con stanze arredate da lampadari deco', grandi specchi e sbarre al pavimento. Senza contare le macchie di muffa sul soffitto che fanno tanto atmosfera.
Anche gli insegnanti si addicono all'ambiente: ballerini e ballerine leggermente datati e decadenti ma con quella postura perfetta, quella punta sempre un po' tirata, quella schiena dritta come un fuso che mi fanno un'invidia che levati!
Comunque per farla breve, per un'ora mi sono dimenata a suon di mambo, rumba e chachacha, seguendo instruzioni di un'insegnante che vedevo a sprazzi che la ragazzona corpulenta che ti si para davanti per tutta l'ora e ti impedisce visuale alcuna fa parte del bagaglio di sfiga che mi porto appresso.
Non sono mancate, giravolte, saltelli e la micidialissima corsa sul posto alla Flash Dance che e' stata sicuramente causa primaria della prematura dipartita di polmone e rotula.

Che dire, sono stanca, dolorante ma soddisfatta. Se niente niente faccio pace con le membra arrugginite, potrei anche decidere di tornare la settimana prossima.

Ho scoperto che organizzano corsi serali di "pole-dance". Magari se gli prospetto il "saggio di fine anno" in salotto, Mr.M. potrebbe guardare i nani e darmi libera uscita. Che dite?

P.S. un ringraziamento speciale a Biancume ed a Valesarastella che con i loro tweet su allenamenti per i 5km mi hanno fatto venire voglia di sdivanarmi e shakerare il sederone pesante!!

Monday 19 November 2012

Conciliare Famiglia e Lavoro?

Uh come scotta. Fa male solo a parlarne, eppure se non se ne parla e non si fa brainstorming tutte insieme, e' impossibile trovare una soluzione.
La conciliazione fra donne a lavoro e' un tema che scotta, e' una rete in cui tutte rimaniamo impigliate e da cui nessuno e' in grado di liberarci.
Ci trasformiamo in acrobate, con tabelle di marcia rigorosissime; buttiamo in macchina bambini assonnati e ci tuffiamo senza paura in mezzo al traffico piu' terribile per raggiungere asili/nonni/babysitters, pacheggiare, timbrare il cartellino, sedersi alla scrivania, lavorare....
Tutto piu' o meno sembra funzionare fino a quando non arriva l'imprevisto.
Perche' diciamocelo, prima o poi l'imprevisto arriva, e magari piu' di uno, e magari nella stessa settimana in cui avevamo quel meeting importantissimo, o in cui la nostra collega non c'e' e noi non possiamo proprio mancare.

Potrebbe essere un bimbo ammalato, la babysitter con il gomito che le fa contatto con il piede o la nonna che e' rimasta chiusa in ascensore e no, il bimbo oggi proprio non ce lo puo' tenere.
Senza parlare di vacanze estive, invernali, pasquali, tutte situazioni di estrema gioia per un bambino, e di stress indicibile per la mamma lavoratrice.

In questi casi se esistesse un "asilo aziendale", la vita di tante mamme e di tanti bimbi potrebbe migliorare notevolmente.
Sono realta' che ho visto funzionare qui in Inghilterra e che ho provato con mano.
L'asilo e'  a disposizione delle famiglie gratuitamente per un numero limitato di giorni all'anno, in modo da coprire le emergenze. In caso di necessita' straordinarie (che ne so', la babysitter e' fuggita in Brasile a ballare la Samba) e' possibile prenotare per periodi piu' lunghi, pagando una tariffa concordata.
OK, questo e' chiedere molto, ma a volte si potrebbe risolvere con molto meno: ad esempio rendere disponibili spazi all'interno dell'azienda dove i bambini possano essere accuditi da una babysitter pagata in comune da piu' mamme. I costi verrebbero ridotti, senza contare gli spostamenti funamboleschi in una citta' piegata a costante traffico. Una soluzione di questo genere potrebbe risolvere le ore del doposcuola, o parte delle vacanze estive.
Ci vuole organizzazione da parte dell'azienda in questione, certo! Ci vogliono anche investimenti! Soprattutto pero' e' necessaria la volonta' di andare incontro alle persone, tenendo conto che la famiglia e' la base del nostro tessuto sociale ed andrebbe difesa, non continuamente penalizzata!

Questo post partecipa al BlogTank di Donna Moderna Bambino.
Qui il post originale

Wednesday 14 November 2012

Bibesimo e Addii

E cosi fu che alla veneranda eta' di 5 mesi e mezzo, un Bibo vestito color panna e con il sorriso stampato in volto e' stato battezzato fra parenti e amici.
Come al suo solito, il mio signore piccolo e tranquillo, ha dato prova della sua anima pacifica e si e' fatto guardare, cullare, coccolare, trastullare, baciare da tutte le 50 persone presenti a battesimo e ricevimento!
In prima linea a trastullare il Bibo c'erano nonni corti, lunghi, ottimisti ed un po' meno, poi zii, cugina/madrina e pure l'amico ricciolone che si e' sparato Italia/Londra, Londra/Italia in giornata, cosi' tanto per fare una scampagnata fuori porta...

L'organizzazione del tutto mi e' costata non pochi grattacapi, perche' fondamentalmente c'e' una barriera culturale: qui per festeggiare si fanno brindisi e si tracollano bollicine come se non ci fosse un domani, da noi si, le bollicine piacciono parecchio, ma soprattutto SE MAGNA.
E quindi che vi devo dire, tutto bello e tutto buono, peccato che i "canapes" da servire con l'aperitivo avessero la dimensione dell'unghia del mio dito mignolo, buoni eh, ma te ne dovevi infilare in bocca almeno quattro alla volta per sentire il sapore.
Ho visto un nonno che invece dei pani e dei pesci, tentava di moltiplicare i piatti di risotto.
Dietro di me ho sentito qualcuno dire, con voce molto tenera: " Sei cosi buono, ma sei cosi piccino!!"
Mi sono girata e no, non stava parlando con il Bibo, stava avendo una conversazione direttamente con il piatto di risotto.

Meno male che quando ho ordinato la torta ci sono andata larga:
"Se siete una cinquantina questa dimensione e' perfetta"
E mi presenta una tortina che giusto per me e la Bibi
"Ma mi fa vedere la dimesnsione più' grande?"
Acqua
"E quella ancora piu' grande?"
Fuochino

Al quinto tentativo mi dice esterrefatta: "Questa e' la più grande che facciamo e la vendiamo per 90/100 persone"
La torta e' sparita TUTTA in circa 6 secondi e mezzo.
Ora mi chiedo, sono tutti i miei ospiti bulimici oppure qui c'hanno un problema con le quantita'??

Ed insomma, la festa e' stata bella, nel bene e nel male abbiamo avuto la casa piena di voci e di calore per una settimana. E poi all'improvviso si e' svuotata.
Come un lavandino a cui venga tolto il tappo, la casa di un expat e' sempre un po' così.
Prima piena, piena, piena: che sembra che debba traboccare da un momento all'altro con rischio allagamento, e poi all'improvviso qualcuno toglie il tappo e veloce come un battito di ciglia, l'acqua viene risucchiata via, e la casa e' di nuovo vuota.
E cosi' e' un continuo bilanciare (o sbilanciare) convivenze e solitudine, routine ed inondazioni, casino e calma.
Ed e' inutile nasconderlo, per quanto apprezzi un lavandino ben pulito, detesto il momento in cui si deve togliere il tappo e svuotarlo, sento sempre un piccolo risucchio anche io, li' in mezzo allo stomaco!

Friday 2 November 2012

The Men's Flu

E' arrivato l'inverno. Maledizione.
No, l'autunno non l'abbiamo visto, un giorno c'erano le foglie verdi, il giorno dopo quelle gialle e rosse erano già tutte per terra ed il termometro segnava 8 gradi. Ecco. E' arrivato l'inverno. Ri-maledizione.
E con l'inverno sono arrivati i virus e le magagne di casainSe sono esponenzialmente aumentate.

La prima caduta in battaglia e' stata La Bibi, che si e' fatta una settimana di febbre alta alternando stati di euforia compulsiva a botte di roncoglionimento totale. Poveranima.
Il problema di una quasi-treenne con la febbre e' che non se la sa ancora godere. Vuoi mettere quando stai malino ma non malissimo, hai un'ottima scusa per non andare a scuola e non studiare e te ne puoi stare a letto a sonnecchiare tutto il giorno o a guardare "junk-tv" rincantucciata sul divano avvolta dalla vestaglia a pois rosa (no, ma che, mica ce l'ho...)? Una quasi-treenne queste cose non le sa ancora apprezzare, sa solo che non la porti al parco, che a casa si rompe e che lo sciroppo per la tosse le fa veramente schifo!

Il bersaglio successivo del virus e' stata la quiscrivente mammainSE che se l'e' vista bruttina da domenica scorsa e che da ieri ha ricominciato a vedere la luce della salute che torna.
La mammainSE ha scoperto che gestire due pupi dalla mattina alla sera e' dura, ma gestire due pupi dalla mattina alla sera con 38.5 di febbre, senza voce ed un maldigola che ti porta via e' un vero e proprio inferno.
Spiegalo alla pupa che no, le canzoncine dalla mattina alla sera non le puoi cantare perche' la voce ti e' scesa di un paio di ottave e che appena provi a proferire parola ti parte l'attacco di tosse killer e ti perdi un polmone per casa.
Se non altro non sono incinta ed ho smesso di allattare il che vuol dire che posso prendere tutte le medicine che il mio stomaco si sente di digerire. E cosi, per sopravvivere a lunghe giornate con i nani, mi sono letteralmente drogata di medicine: paracetamolo, ibuprofene, fenilefrina, guaifenesina, caffeina, losanghe lenitive antibiotiche, spray nasali e confezione famiglia di fazzolettini mentolati.
E cosi la mammainSE e' sopravvissuta, i nani pure e la casa non e' andata in malora.

E poi. E' Successo.
La Tragedia.
La Calamita'.
Lui. L'uomo (grande) e forte di casa.
Proprio lui, Mr.M. ha annunciato: ho maldigola, mi sto ammalando.

Posso sopravvivere ad orde di bambini dal naso moccicoso che urlano e mi impestano casa, posso sopravvivere ad una settimana rinchiusa in casa da sola con due nani ammalati, posso sopravvivere a due nani bisognosi e lamentosi mentre io sono ammalatissima, ma no, la Men's Flu e' troppo anche per me.

Si sa che qualunque forma influenzale possa colpire donne e bambini, non sara' mai grave, dolorosa e di lenta guarigione come la Men's Flu. Perche' la Men's Flu non e' un mero virus. E' uno stato mentale oltre che fisico. E' il guerriero di casa messo K.O. da una manciata di germi e bacilli che sfuggono al suo minuzioso controllo.
La Men's Flu sgretola anche le piu' grandi personalita', li toglie dal timone del comando e li fa ritornare bambini.
Bisognosi, con gli occhioni umidicci e le orecchie basse e depresse, alla continua ricerca di supporto e comprensione.
Non camminano. Strascicano.
Non parlano. Gemono.
Non chiedono. Implorano.
Deambulano stancamente dal letto al divano e dal divano al letto, lasciando scie di fazzolettini e di stick per il naso.
E si lamentano. O. Come. Si. Lamentano.

Speriamo che Santo Paracetamolo ache questa volta compia il miracolo, ci restituisca l'uomo di casa con tutte le sue virtu' e ci conceda una weekend lontano da fazzolettini moccicosi !

Monday 29 October 2012

Di Costanza e di Play-Dough

Mi sarebbe piaciuto chiamarla Costanza, e' un bel nome ed il migliore degli auguri.
Certo non si puo' dimenticare la Perseveranza che con Costanza va a braccetto, ma onestamente se mi fosse venuto in mente di chiamare mia figlia Perseveranza credo che Mr.M. avrebbe richiesto l'annullamento istantaneo delle nozze alla Sacra Rota adducendo l'insanita' della consorte.
Fra le numerosissime doti che mi mancano credo che la Costanza sia quella di cui sento piu' pungentemente il bisogno. Mi piacerebbe essere costante nelle mie passioni, nelle mie letture, nella mia (mancanza di) organizzazione di casa. Costante e consistente nell'educazione della prole, senza lasciare che l'umore cambi le mie reazioni allo stesso comportamento di una duenne (veramente quasi treenne) iper-cinetica.

Mi piacerebbe anche essere costante e consistente con quello che scrivo sul blog, ma no, qui proprio non ce la faccio. E' il mio diario personale di sopravvivenza pargoli e non ha struttura. Segue il mio umore, la mia meteoropatia, la mia mancanza di sonno. Segue i miei pastrocchi mentali e l'infatuazione del momento. E quindi si, a volte sono ironicamente cinica, a volte sono melanconicamente romantica, a volte ne' l'uno ne' l'altro e mi a solo di raccontare e ricordare quello che combino a casa con i nani!
Non posso pero' negare di avere una certa invidia per quelle mamme superorganizzate che riescono ad inventarsi rubriche settimanali, pagine creative, tutorial illustrati e magari hanno anche un'agenda con l'organizzazione ed impostazione dei post dei prossimi tre mesi! Come vi invidio oh donne costanti ed organizzate...vorrei venire a sbirciarvi il frigorifero e lo scompartimento dei cibi inscatolati per scoprire come fate a non avere il mio solito sottobosco di roba lungamente scaduta, dimenticata la' in quell'angolino oscurato dai cartoni del latte.

C'e' una mia amica ad esempio, che ha due figli sotto i due anni e mezzo, un paio di lavori freelance che fa probabilmente fra le 2 e le 3 del mattino, un blog di cucina e (comesenonbastasse aggiungerei io) ha deciso di aprire il secondo blog, cosi per tenersi impegnata, che viene aggiornato tutti i santissimi giorni. Il suo (secondo) blog si chiama stir crazy toddler e racconta della sua battaglia quotidiana per trovare qualcosa di nuovo da fare con il suo toddler di 2 anni e mezzo nelle due ore in cui la piccola (di quasi un anno) se la dorme. Santa donna che invece che piazzarlo davanti alla tv e prendersi un secondo di respiro, lo fa giocare in modo istruttivo ed interessante! Tutta la mia stima!

Seguendo un po' si ed un po' no il suo esempio (nel senso che io ogni tanto mi prendo sante pause televisione/ipad), la settimana scorsa che ho avuto una Bibi malata (ed inspiegabilmente iperattiva pur con 39 di febbre) a casa con me tutti i giorni, ho dovuto trovarle cose da fare, previa sopravvivenza mia, sua e di tutto il mobilio di casa.

La mammainSE ha molte doti nascoste piu' o meno bene (?), purtroppo la creativita' non e' una di queste. A questo si aggiunge una totale mancanza di manualita'.
Per fortuna i bambini al di sotto dell'eta' della ragione non sembrano molto fissati sui dettagli estetici, anzi, piu' l'attivita' e' sporchevole, piu' sono felici. Il risultato non sembra interessarli molto.

Ed allora ci siamo messe a fare il Play-dough (o forse Play-Doh, o come si chiamava alla nostra epoca il Dido'), che non solo ci ha dato la gioia del "cucinare" una roba appiccicosa e vagamente disgustosa che tutti i bimbi sembrano amare enormemente, ma ci ha procurato una fornitura di pasta da modellare che probabilmente bastera' per il prossimo paio di mesi. Come potete vedere qui sotto quelle manine si sono date un gran daffare!

Allora le dosi sono queste:

2 tazze di farina (c.ca 260 gr)
1 tazze di sale (c.ca 270 gr)
1+3/4 tazze di acqua (c.ca. 430ml)
2 cucchiaini di olio vegetale (tipo di girasole)
due cucchiaini di crema tartara
Colorante alimentare

Ecco, cosa e' la crema tartara? Non ne ho idea e credo che in Italia non si trovi. Si puo' fare senza o forse si potrebbe provare ad aggiungere un cucchiaino di bicarbonato!

Mischiare tutti gli ingredienti solidi e poi aggiungere l'acqua,l'olio ed il colorante poco alla volta in una pentola.
Mettere la pentola sul fuoco e cuocere per qualche minuto fino a quando quel blob disgustoso non inizia ad indurirsi un pochino ed a staccarsi dalle pareti della pentola. A questo punto rovesciate tutto su una superficie leggermente infarinata e continuate ad impastare con mosse da panettiere esperto per qualche minuto. Vedrete, non solo i bambini si divertiranno da morire, ma voi riscoprirete muscoli delle braccia dimenticati da secoli....altro che Pilates.


Per la pentola non vi preoccupate, quando il Play-doh si secca, viene via che e' una meraviglia! Molto piu' facile pulire la pentola dal Play-doh che dal ragù bruciato!!

Tuesday 23 October 2012

I Bambini lo Sanno

I bambini lo sanno! 'azzo se lo sanno. Loro c'hanno l'istinto che cresce, evolve e si raffina.
Alla nascita hanno l'istinto di suzione e deglutizione, dagli qualche anno e sviluppano un innaturale istinto ad ammalarsi durante il weekend o (nel mio caso di madre sola, solissima, solamente sola) appena i nonni in visita si impacchettano e salgono sul primo aereo per il Bel Paese.

Lunedi' mattina ore 5.50 il nonno ottimismo e la nonna lunga, con passo non esageratamente felpato, fanno i bagagli ed escono di casa. La Bibi, che fra le 4 e le 6 del mattino e' dotata di super-udito finissimo, ha immediatamente spalancato gli occhi, tempo di riprendersi dai fumi del sonno ed ha iniziato a urlare:"Maaammmaaa maaammmaaa ho visto i noooonniii" con concitzione da visione mistica.
E se il buongiorno si vede dal mattino, beh che dire..erano le 5.55, lei era sveglissima, io avevo gli occhi che mi si incrociavano dal sonno e buttando un occhio alla finestra ho scoperto che la nebbia del Tamigi era risalita fino alla mia porta di casa inghiottendosi la fine del giardino.
Benissimo, BUONGIORNO.

Porto una Bibi insofferente e ragionevolmente inviperita all'asilo con il solito teatrino mattutino che mi vede sorreggere il Bibo nell'ovetto da una parte, Peppa Pig in dimensione e peso "bambina-di-due-anni-grassa" dall'altra (che senza la Peppa ormai non si va nemmeno in bagno e grazie dottor-cugino D che ce l'hai regalata...ma un formato che non mi prendesse un intero sedile della macchina non esisteva??), reggere due libri di favole coi denti (perche' per andare all'asilo la signorina si vuole portare tutte le mattine due libri di favole e che siano diversi ogni mattina...mi diventera' mica secchiona gia' a due anni??) e chiudere la porta di casa coi piedi.

Ho fatto giusto in tempo a fare un paio di lavatrici e quando stavo per appoggiare il deretano in posizione relax per 10 minuti, arriva la temutissima telefonata, quella che quando suona il telefono sai che sei messo peggio del protagonista di "The Ring" (ma si dai, quel film dove ti arriva la telefonata che ti dice che devi morire entro 7 giorni): la telefonata dall'asilo

"Ehm, signora la sua bacarozza c'ha la febbre?"
"Oddio ma sta tanto male? Non e' che e' solo una febbriciattola da niente e ve la potete tenere che adesso rimettermi la Peppa in macchina per venirla a prendere e' un lavoraccio?"
"Mah faccia lei, ha 39 di febbre"
"Ah...prendo la Pepa e arrivo"

Rimetto in macchina tutto l'armamentario, Bibo compreso, e ritorno all'asilo.
Lei era in cannottiera e calzini.

"Mi scusi signora maestra ma tutti i vestiti di mia figlia e le scarpe si sono polverizzati?"
"Ah no le abbiamo tolto tutto perche' ha la febbre"
"Eh beh chiaro, gia' che c'eravate potevate provare con il bagno nei cubetti di ghiaccio"

Cosi sono bloccata a casa con una duenne ammalata ma inspiegabilmente iperattiva ed il Bibo che raccoglie bacini e bacilli dalla sorella.
Qualcuno si offre per andarmi a fare la spesa?

Friday 19 October 2012

Da Dove Arrivano I Ricordi?

Ve lo siete mai chiesti? Cosa e' che li fa scaturire?
Abbiamo tutte queste informazioni, immagini, parole, sensazioni, che ci seguono ovunque andiamo. Sono una vecchia coperta, che a volte troviamo in qualche angolo di casa ed in cui decidiamo di avvolgerci e lasciarci coccolare e riscaldare, almeno per un po'!
Ma chi e' che lascia la coperta in giro per casa? Chi e' che ce la fa trovare proprio in quell'angolino, dove fino a ieri non c'era nulla se non un po' di polvere dimenticata?

Siete mai stati in montagna alla fine dell'estate? Quando a fine agosto devi metterti il maglione pesante, quando l'aria frizzante del mattino ti punge il naso e ti costringe a starnutire, quando chi e' al mare sta ancora soffrendo il caldo ma a te viene dato un piccolo preannuncio dell'autunno.
Ecco il cielo di Londra in questi giorni e' lo stesso cielo che a fine estate splende, freddo e sereno sopra le montagne. L'aria del mattino e' la stessa che in montagna ti spinge a stringerti un po' di piu' quel maglione addosso, a sfregarti le braccia con le mani alla ricerca del tepore che all'improvviso non c'e' più.

Ma perche' stavano riaffiorando tutti queste immagini di estati passate? Di profumo di funghi appena colti? Di terra umida e muschio? Di aghi di pino appiccicati alle superga sempre slacciate?

La mia casa nei sobborghi di Londra era all'improvviso impregnata dall'odore di ricordi lontani, da immagini di luoghi che mi hanno vista prima bambina, poi adolescente incompresa ed innamorata, poi ragazza alla ricerca di conferme.

Avevo in braccio il mio bambino, con quel profumo di bagnetto e di crema ed all'improvviso mi sono accorta che tutti quei ricordi, quelle nostalgie, quegli odori lontani e dimenticati, arrivavano da lui.
Quel profumo di pulito e di crema era lo stesso profumo che mia nonna lasciava per casa mentre si muoveva canticchiando fra una stanza e l'altra.
La casa in montagna che abbiamo condiviso per un mese ogni anno, per tanti anni quanti ne sono serviti a me per crescere e diventare indipendente, era impregnata dello stesso profumo di sapone e di crema di cui era inconsapevolmente ricoperto il mio bambino che avevo arrotolato fra le braccia.

E cosi' all'improvviso, mi sono lasciata travolgere da una cascata di ricordi, non ho opposto resistenza, mi sono seduta con il mio bambino profumato fra le braccia, ho chiuso gli occhi e per qualche minuto ero li' con lei, mentre, seduta al tavolo della casa in montagna, ascoltavo un po' annoiata ed un po' divertita l'ennesima predica riguardo al maglione che mi ero dimenticata a casa, che con l'aria di montagna si sa...non si scherza!!!
E lei stava bene, con quel suo cipiglio, i capelli folti perfettamente pettinati e quelle gonne colorate che aiutassero a nascondere quegli anni che proprio addosso non si sentiva.
Aveva ancora addosso le scarpe  da ginnastica, dopo l'ennesima passeggiata in pineta, e per una volta non ero io la colpevole di tutti quegli aghi di pino sparsi per casa.

Ed allora e' cosi che la voglio ricordare, piena di vita ed anche un po' incazzata, fra le montagne che ha cosi tanto amato, nella casa che abbiamo condiviso per cosi tante estati.
Prima che una malattia bastarda le mangiasse tutti i ricordi e la lasciasse inerme e con lo sguardo assente a giacere su un letto bianco, troppo bianco per chi amava la vita ed i colori come lei.
Ma questa e' un'altra storia, ed oggi voglio solo stringere il mio bambino e lasciare che il profumo dei ricordi buoni mi culli ancora per un altro po'.

Wednesday 17 October 2012

Vivo col Fuso

C'ho un problema.
No in verita' ne ho parecchissimi di problemi, ma ce n'e' uno in particolare che mi affligge da quando sono diventata una mamma expat in un paese nordico: vivo con un'ora abbondante di ritardo rispetto alle mie inglesissime amiche e con un'ora circa di anticipo rispetto alle mie italianissime amiche.

Ho scoperto che la stessa risposta può suscitare prediche diversissime (ma ugualmente snervanti) a seconda del luogo in cui ti trovi.
Domanda:
"A che ora metti a letto i nani"?
Risposta:
"Quello piccolo alle 7.30/8 di sera mi crolla dal sonno, la Bibi invece se la tira allegra fino alle 9!"

Reazione british:
"Cosi tardi? Ma tu sei pazza, darling!! I bambini alle 7 vanno imbustati e spediti a Morfeo in direttissima, altrimenti li metti a letto sovraeccitati e non dormono!"

Reazione italo/spagnola:
"Cosi presto? Ma tu sei pazza! E' chiaro che poi dorme male e ti si sveglia se la mandi a letto con le galline!!"

Ecco, ed io che pesci devo pigliare a questo punto??

E poi avete mai provato ad organizzare una "playdate" pomeridiana in britishland?
"Facciamo alle 4?"
"Alle 4, ma sei matta? Oh Darling, facciamo alle 3 cosi i terribili nani possono impantanarsi per bene nel giardino fangoso sotto la pioggia incessante per un paio di ore e poi abbiamo ancora tempo per fargli fare il "tea" insieme"
Ecco, non fatevi ingannare: l'english tea delle 5 non e' la merenda a base di the' e biscotti a cui una sprovveduta madre italoespatriata potrebbe pensare.
Alle 5 i bambini vengono messi a tavola e gli viene servita la CENA.

All'ultima playdate mi hanno chiesto se ci volevamo fermare per il tea, e dopo aver imbrattato tutti i muri della mamma ospite con kili di playdough, aver trasportato in cucina tutta la sabbia bagnata del sandpit (e come si chiama in italiano? sabbiera? sabbiaia? recinto con la sabbia? cosa simile alla lettiera del gatto ed ugualmente puzzolente ma per i bambini?) ed aver buttato vari pezzi del preziosissimo set del trenino dentro al water, sembrava brutto non rimanere a smantellare definitivamente anche la sala da pranzo. Cosi abbiamo cortesemente accettato l'invito e la Bibi si e' sparata 4 bastoncini di pesce frittissimi, piselli, carote, frutta e pure dolcetto finale. Alle 5. Con l'unica differenza che poi alle 8 lei si e' rifatta cena mentre i suoi amichetti se la ronfavano gia' da almeno un'oretta....

Ed in Italia, specialmente in estate come funziona?:
"Allora se vengo con i miei nani oggi verso le 4 e' ok?"
"Alle 4 ma sei matta?"
"(eccheccazz )"
"Alle 4 il mio nano sta ancora dormendo, facciamo le 5 che poi gli diamo merenda"

E cosi la povera Bibi un giorno cena alle 5 ed il giorno dopo fa merenda alle 5.30......per fortuna al momento la cosa non sembra turbarla piu' di tanto, la vive piu' con la filosofia del "basta che me date da magna'....."

Tuesday 9 October 2012

Il Lavoro Nobilita.

Si, ma solo quello retribuito.
Si perche' se stai a casa a volte ti devi un po' giustificare e finisce che devi giustificarti anche davanti a te stessa.
Anche la Bibi l'ha capito e con aria candida ti dice:
"io da grande SCUOLA e poi LAVORO con Mr.M." E certo cara, che vuoi che ti paghiamo le scuole private per vent'anni e poi fai la casalinga?
Ecco appunto, perche' che dignita' c'e' nel fare la casalinga, nel badare ai figli 24 ore al giorno, organizzare casa e farti venire diversi tipi di depressione a secondo della diversa fase di crescita che la prole sta attraversando? Nel fare un lavoro che tutti si aspettano che tu faccia, e bene!!

Quarantanni fa ci si aspettava che la mamma stesse a casa a crescere i figli ed a "mandare avanti la baracca" e quando questo non succedeva era necessario giustificare la propria posizione.
Oggi la mamma e' quella che va al lavoro tutte le mattine e quando questo non succede e' nuovamente necessario giustificare la propria posizione.
E' questo che tocca sempre a noi donne? Giustificare le nostre scelte, perche' da noi ci si aspetta sempre qualcosa di piu' o qualcosa di diverso. Ci si aspetta il mettere i figli al primo posto, ma anche rispettare il nostro ruolo di donne nella societa' che se vai in giro a dire che fai la mamma (si, SOLO la mamma) mica ti prendono tutti sul serio.

A volte ho la sensazione che ci siamo costruite da sole una ragnatela in cui ci rigiriamo, ci incastriamo, ci impigliamo e finiamo sempre scomodamente insoddisfatte della posizione che abbiamo assunto.
Se posso azzardarmi a fare una considerazione probabilmente impopolare, la grossa differenza fra madre lavoratrice e casalinga, e' la dignita' che viene attribuita al ruolo.
Di solito le conversazioni vanno così:
"Ah sei a casa col bambino. Come mai? Sei in maternita'?"
"No, veramente mi sono licenziata per stare con i miei figli"
"OOOHHHH che peccatooooo!!"
che trova la variante nel:
"Oh che fortunataaaaa"

Ecco no, ne' l'uno ne' l'altro.
Oserei dire che non e' ne' un peccato ne' una fortuna.
E' una scelta. Che a volte viene fatta per necessita' e per amore.
E' una scelta. Che a volte ti fa sentire incredibilmente fortunata, ed altri giorni ti fa sbattere la testa contro il muro.
E' la scelta di fare un passo indietro per permettere ai propri figli di correre in avanti.
E no, non e' nemmeno una scelta facile, perche' a volte ti ritrovi a fare i conti con la ventenne che eri, che ti tira da dietro e ti fa notare che a ventanni i tuoi progetti non erano proprio di passare le giornate a costruire bruchi con la pasta da modellare e disegnare bamboline da ritagliare.
Il piu' delle volte pero' e sufficiente guardarla con affetto ed indulgenza e spiegarle che anche lei capira' quando diventera' mamma!




Monday 1 October 2012

Il Kubark di casa mia

Ne avete mai sentito parlare?
Ecco, il Kubark e' un manuale delle tecniche di interrogatorio usate dalla CIA.
E perdonatemi se faccio ironia su una cosa così controversa e largamente raccapricciante, ma se vedeste i miei occhietti iniettati di sangue e la manina tremolante che stringe la tazzina del caffè sono sicura che capireste le mia argomentazioni.

Dopo il fine settimana e specialmente dopo ieri sera sono giunta a due possibili conclusioni:
le scenate furibonde delle 4 del mattino seguite da quelle delle 5.30 del mattino sono una punizione divina. Negli anni '60 ero probabilmente uno spietatissimo agente delle CIA che ha redatto, con terribile freddezza d'animo, la sezione "tortura da mancanza di sonno" del suddetto manuale.
La seconda possibilita' e' che la Bibi si sia scaricata da internet suddetto manuale, se lo sia letto tutto nascondendolo fra le pagine di Biancaneve e Cenerentola, abbia trovato la sezione "tortura da mancanza da sonno" estremamente interessante ed abbia deciso di vedere l'effetto che fa su mamma e babbo, così, tanto per punirli anticipatamente per tutte le rotture di palle e sindromi che le causeremo durante il periodo adolescenziale.

Detto questo abbiamo provato tutte le combinazioni possibili: nana a letto con noi, io a letto con la nana, mamma per terra, mamma sulla branda in camera della nana, mamma nascosta sotto il letto della nana, nana fuori dalla porta, mamma fuori dalla porta, mamma e babbo a litigare fuori dalla porta della nana alle 5 del mattino mentre la nana urla e sveglia quello piccolo...se ve ne vengono in mente altre ecco...noi le abbiamo provate.

La nana a letto con noi e' peggio della mancanza di sonno: russa, scalcia, urla, assume posizione Est-Ovest in modo da poter conteporaneamente prendere a calci il babbo e tirare pugni alla mamma con conseguente sclero di quello alto con il pizzo (ah no, non ce l'ha piu, sigh!).

Quando la mammainSE ha iniziato ad essere afflitta da allucinazioni multi-sensoriali e psicosi di varia natura causate dalla mancanza di sonno,  ha deciso allora di riprendere in mano il comando delle nottate, spiegando alla Bibi per filo e per segno che doveva addormentarsi nel suo lettino e possibilmente RIMANERCI.
E' andata pressoche' cosi:
Sono uscita da camera sua, ho chiuso la porta e l'ho lasciata piangere 5 minuti. poi sono entrata a consolarla, l'ho rimessa a letto e l'ho lasciata piangere per 7 minuti. sono rientrata all'urlo di "pipi pipi" per scoprire che l'aveva fatta tutta sul tappeto della cameretta. l'ho cambiata, lavata, rimessa a letto, chiuso la porta, lasciata da sola per 9 minuti. sono rientrata a consolarla e mi ha vomitato addosso tutta la cena, il pranzo e secondo me anche un po' della colazione.
La mammainSE si e' infilata sotto la doccia, Mr.M. ha lavato e rivestito la Bibi, abbiamo fatto le pulizie di primavere in bagno per poi sedermi di fianco al lettino dell'infante disperata e farla addormentare.

Ora mi chiedo, sara' che anche sto stramaledettissimo metodo Ferber o Estevill (che poi son cattivi uguali) in realta' non e' altro che un capitolo in incognito del Kubark?

Monday 17 September 2012

Di Compleanni Spaventosi


E' passata una settimana ed ancora non riesco a darmi pace che le vacanze siano finite.
La SARDEGNA, arridateme la SARDEGNA, o perlomeno trovatemi un modo che non mi faccia sbiadire l'abbronzatura in 5 minuti che almeno con sta ombra di colore nascondo stanchezza ed occhiaie.
STANCHEZZA poi, parliamone. Anzi no, non parliamone piu' che mi sono venuta a noia da sola.
Ho scoperto che noi madri di bimbi insonni siamo pallose peggio della nonna centenaria: ripetiamo miseramente la stessa tiritera a chiunque ci capiti a tiro, qualunque domanda ci venga posta, in qualche modo la nostra risposta contiene dettagliatissimi particolari della nostra ultima notte insonne ed implorante richiesta di aiuto....
"Allora le vacanze come sono state?"
"Bella la Sardegna ma i Bibi non dormono, cosa faccio???"
"Cosa fai il weekend?"
"Ma non saprei, e tu mica esperienza con bimbi insonni?"
"Signora la bistecca gliela taglio spessa?"
"Guardi faccia lei, ma si ricorda mica se i suoi bambini dormivano?"

Invece vi raccontero' che questo week-end abbiamo folleggiato di brutto.
Non una, ma ben due feste di compleanno popolate da nani nella fascia di eta' 90cm-e-faccio-tantissimo-rumore e 120cm-e-faccio-tantissimo-rumore-e-ti-spacco-casa.

I saggi genitori del primo festeggiato hanno affittato una palestra, ci hanno buttato dentro un castello gonfiabile, palloncini e vari giochi non troppo contundenti, ci hanno fatto entrare una ventina di nani ed hanno chiuso la porta.
I nani hanno corso, urlato, sudato, mangiato fino a quando non e' arrivata la PIGNATA ed ho visto robe che voi umani nulla-nani-tenenti....
La Pignata non e' altro che la versione messicana della nostra pentolaccia, in cui un Buzzlightyear (e se non sapete chi sia vuol proprio dire che non avete nani o siete Mr.M.) di carta pesta e' stato preso a botte pesantissime da una manica di bambini indemoniati di 4 anni.
Giuro di aver visto una tenerissima bambina tutta vestita di rosa, trasformarsi in una furiosa Erinni che sciabordava bastonate a destra e a manca senza pieta' alcuna al povero pupazzo.
Ho avuto gli incubi per tutta la notte successiva.
La Bibi dal canto suo ha lasciato gli altri nani a fare il lavoro duro, ma appena la Pignata e' stata abbattuta, si e' lanciata come una iena affamata alla raccolta di cioccolata, caramelle ed altre prelibatezze destinate a costarmi migliaia di sterline in dentista.

Gli avventurosissimi genitori del  secondo nano hanno invece deciso di organizzare una PICCOLA festicciola a casa.
Hanno invitato tipo 5 bambini, ma si sa che da queste parti di figli se ne fanno almeno tre e guardacaso i genitori dovevano portarsi dietro proprio tutta la prole.
Siamo finiti con circa 15 bambini. sotto i 5 anni. in casa. AIUTOOOOO.
Dopo un paio di ore sembrava che varie bombe di giocattoli fossero esplose in ogni stanza della casa. Sette bambini sono stati trovati arrampicati sul letto a castello intenti a sbriciolare appiccicosissime tortine di cioccolato e rice crispies sulle lenzuola non piu' candide del festeggiato. Un divano a sei sedute e' andato disperso o forse distrutto.

Tutta la mia comprensione all'amica Y che oggi doveva rimettere a posto, ristrutturare casa, cercare il divano e staccare i bambini rimasti appiccicati alle lenzuola cioccolatose del festeggiato.




Friday 24 August 2012

La Ri-partenza

Mi scuserete gli errori grammaticali e non, ma tento di scrivere da un (poco)smart-phone, mentre un tassista con guida vomitifera porta l'allegra famiglia all'aeroporto per una ri-fuga in terra italica. La Bibi, nonostante il divieto assoluto di bere prima del viaggio, ha gia un colorito verdastro da patimento macchina e Me.M. si tiene saldo ai braccioli,ha gli occhi chiusi e non proferisce favella. It does not look good!!!!!
Prima di partire la Bibi ha assicurato:" io no bua, io aereo" il che ci fa sperare che si terra' alla larga da transenne di ferro, ambulanze e pronto soccorsi!
Ora varie domande sorgono spontanee tipo come sopravviveranno I miei pargoli mezzi-british alla calura tremens italiana.
La Bibi solitamente si ritrae dal sole peggio dei vampiri, ed al (alquanto miracoloso) terzo giorno di sole consecutivo a Londra ha affermato:" io oggi no sole, io no piaccio sole". Cominciamo bene, ho pensato io.
C'e' poi da chiedersi come adranno le nottate,fra insonnie e letti sconosciuti. Senza tediarvi oltre sull'annoso problema diro' solo che la Bibi sta al sonno come un'anoressica al fritto misto. Lo rifugge ma segretamente lo ama. E cosi ieri pomeriggio zitta zitta si e' nascosta in sala a dormire per terra. Che ne so allora, provero' a lasciarla scorrazzare per casa alla notte, nella speranza che trovi l'angolo che piu' l'aggrada e che prima o poi riesca ad addormentarsi senza torturarmi I timpani!

Nel frattempo il tassista pare impegnato ad un tour turistico di londra piu' che all'arrivo in aeroporto...dopo aver percorso tutte le strade secondaeie di hollborn, hampstead e primerose hill anche il mio stomaco da chiari segni di cedimento!
Spero solo di arrivare a destinazione senza la necessita' di sfoderare bustine di carta raccogli-vomitino per ogni singolo membro della famigliaInSe!

posted from Bloggeroid

Friday 17 August 2012

Perseveranza

Che noia che barba che barba che noia!
Tutta sta roba di far figli e crescerli puo' anche essere carina in teoria!
Sono bellini, cosi piccolini con i piedini cicciotti e quei sorrisoni. Di giorno talvolta sono anche grandi intrattenitori e dei simpaticoni!

Ma la notte?
Vogliamo parlare della notte?

Perche' sinceramente ne avrei qnche un po' le palline piene di ste notti tragiche in cui vedo arrivare e volare via ogni singola ora battuta dall'orologio!
Sono una che ha sempre ronfato della grossa e ,dicendolo fra noi, anche da ragazzina facevo una gran fatica a fare la figa e tornare a casa all'alba! E sempre che rimanga in confidenza, quando a 18 anni avevo ancora il coprifuoco all'una, non e' che me ne dispiacessi poi cosi tanto...
"ehhhh scusate amici fighissimi ed insonni, verrei tanto volentieri nella famosissima discoteca che apre solo alle due del mattino ma mia madre......."
ed intanto sognavo di tuffarmi a letto!
Diciamocelo, sono sempre stata piu' da aperitivo e cena che da drinks e afterhours!
In compenso adesso ci pensano i miei figli a farmi perdere tutte le ore di sonno di cui andavo pigramente fiera nei miei primi  30 anni di vita!!!

Pare che ogni due/tre mesi passiamo una nuova fase di insonnia. Prima sveglie random durante la notte, poi i denti, poi il buio, poi la bambolina che non si trovava piu' nel bel mezzo della notte.
Ora che le doti atletiche della duenne sono fortemente migliorate, il salto delle sbarre del lettino e' diventato un problema risolvibile in pochi secondi! Giuro che in meno di 30 secondi riesce a scaraventare cuscino, coperta, bambolina ed elefante per terra, togliersi il sacco nanna, fare il salto della staccionata delle sbarre del lettino che manco quello dell'olio cuore, il tutto accompagnato da uno spaventosissimo urlo di battaglia che mi costera' un altro paio di regali ai vicini di casa.
Poi si apposta davanti alla nostra camera e si lamenta.

Ho provato a lasciarla li nel corridoio ma niente, il mugugno presto si ritrasforma in un urlo spaventosissimo e fortissimo!

Con calma Zen l'ho riportata e rimessa nel lettino per 3 ORE consecutive. Il sollevamento Bibi mi e' costato una botta di maldischiena ignobile!
Quando finalmente la Bibi si e' addormentata, il Bibo ha deciso che era il suo turno di scassare le p di fare la pappa, ed allora via, altro giro altro regalo!

Nelle notti seguenti la Bibi, capricorno testardo dotata di disumana perseveranza, ha perfezionato la sincronizzazione di salti, urli e mugugni che si ripresentavano con costanza per tutta la notte! IFino al numero da circo finale con rottura della base del lettino che ci ha visti costretti a portarcela nel letto!

Erano le tre del mattino.
Il Bibo si e' svegliato, ha mangiato e si e' fatto la cacca fino al colletto della micro camicia da notte.

A quel punto ho acceso la luce, Mr.M. si e' fatto uno spuntino e la Bibi si e' seduta nel nostro letto a raccontarci delle sue avventure all'asilo con l'amica A.

Ed ora scusate ma vado a tentare il suicidio con la catenella dello sciacquone.

Friday 10 August 2012

Il Bibo e' Mio

E bella scoperta qualcuno dira'....
Ma e' proprio cosi, e' completamente mio in un modo in cui la Bibi non lo e' mai stata.
Il Bibo e' mio perche' e' come la Bella di Siviglia, che tutti la vogliono ma nessuno se la piglia!!

Il Bibo e' un duemesenne bellissimo, con gli occhi azzurri ed il sorriso ammaliatore che ha la sfiga (o la fortuna) di essere un secondo genito.
Lui e' un tamagotchi allo stato embrionale, una farfallina ancora rinchiusa nel suo bacozzo la cui interazione col mondo si limita a qualche sorriso, qualche 'nghe' buttato qui e li' e tantissime, sonorosissime puzzette!!

Con La Bibi e' stato diverso! Lei era la novita' e tutti la volevano coccolare, tenere in braccio, calmare, guardare e udite udite, persino cambiare!!
Pure Mr.M. deve averle cambiato qualche pannolino preso dall'euforia dell'essere padre, anzi, a dire la verita' le ha messo il primissimo pannolino all'ospedale!
Con il Bibo invece puo' serenamente dire:" Pannolini?? Ahh siii, una volta ne ho quasi cambiato uno!!"

Il Bibo e' fondamentalmente buono, e' un signore riflessivo che testa e tasta i nuovi sapori del mondo e della vita poco per volta, con misurata moderazione! Accetta con pacifica benevolenza le sporadiche moine che gli vengono fatte da parenti ed amici di passaggio, ma se si azzarda a fare un tentativo di pianto, viene immediatamente rispedito fra le amorevoli braccia di mamma' in tre secondi netti!

Il problema del Bibo e' che c'ha una sorella.
Il problema del Bibo e' che sua sorella e' bellissima, simpaticissima, travolgentissima (e talvolta anche travolta da oggetti contundenti) ed interattivissima! E' una macchietta che mette su show per chiunque sia interessato a guardarla e che non sta ferma un minuto che sia uno manco a legarla! Lei e' la regina indiscussa di pranzi, merende e pomeriggi al mare, lui per ora e' la spalla che entra in scena giusto in tempo per addormentarsi un'altra volta!

Nelle riunioni familiari il Bibo può essere trovato attaccato al seno della mamma o placidamente dimenticato su una sdraietta che viene spostata qui e li per casa a seconda di dove si deve passare l'aspirapolvere in quel momento.
Sara' per questo che ha deciso di allocare le sue maggiori attivita' di socializzazione fra le 5.30 e le 6 del mattino, quando gode di totale (seppur sonnolenta) attenzione materna. Sara' per questo che ancora si sveglia due o tre volte per notte, forse per mangiare o forse per affermare la sua presenza e posizione nei rari momenti di non-interferenza dell'uragano di casa.
E cosi' all'alba, se si tende un orecchio, lo si puo' sentir gorgheggiare, nghe-are, hau-are come un fringuello felice.

E che poi lo so che e' solo una questione di tempo; che entro pochi mesi sbraitera' e sculettera' e sgomitera' per rubare il suo pezzettino di palcoscenico ed io mi ritroverò con due prime donne per casa!!

Pero' per ora e' mio, e quando non mi vede nessuno e non rischio di creare angoscianti gelosie, me lo stritolo e me lo sbaciucchio avidamente come non fa nessun altro!

E mentre oggi rimuginavo tutti questi pensieri felice e mi guardavo un Bibo sorridente e sgaloppante, le (momentaneamente) "oversized boobs" dispensatrici a comando di latte nanesco, hanno mollato gli ormeggi ed inondato di latte l'unica maglietta estiva decente che ancora mi entri. Probabilmente un sotterfugio della mente velatamente cinica, per impedirmi di lasciarmi andare ad inutili sentimentalismi troppo a lungo rischiando di abbassare la guardia durante il mio pericolosissimo lavoro di mamma!!

Wednesday 8 August 2012

Sconnessa

Non potrei definirmi meglio.
Sono sconnessa dal mondo, sconnessa dalla rete, sconnessa dalle olimpiadi, sconnessa punto e basta.
Ho il cervello talmente sconnesso che ho impiegato una settimana ad organizzare una valigia per una settimana di vacanze.
E poi siamo partiti per la prima grande rimpatriata della famigliaInSe al completo e, nemmeno il tempo di salire sull'aereo, ci ha investito una botta di sfiga micidiale.
Abbiamo scoperto che le cacanze (ancora grazie a Iolanda) non sono il male peggiore di una famiglia in partenza....le SFIGanze sono decisamente un gradino piu' in alto sulla scala delle attivita' ad alto rischio sbroccamento generale.

E cosi inizio' la nostra vacanza/cacanza/sfiganza:
Senza grossi incidenti, senza drammi, senza abominevoli capricci, senza scenate isteriche e soprattutto senza cacchine a spruzzo, avevamo agevolmente fatto il check-in, fatto merenda, sorpassato l'ultimo controllo al gate.
La gentile signorina di British Airways ci aveva pure fatto passare per primi, in quella adorabile politica pro-famiglie delle compagnie aeree che si rispettino (categoria che decisamente non annovera la maledettissima RyanAir).
Ed eccoci gioiosi e felici davanti al piccolo tunnel che connette il gate alla porticina dell'aereo.
Mi voglio ricordare cosi, con il sorrisino ebete di quella che, a pochi metri dall'aereo, sta per inondare l'ordinatissima casa del mare dei nonni con tutto il suo casino e mollare la Bibi a trapanare i timpani della nonna lunga invece che quelli della mamma stanca.
E cosi, mentre la mammaInSe e Mr.M. erano impegnati a sbarcare il Bibo dal super passeggino e risfogliavano i vecchi libri di meccanica razionale per capire come chiudere ed imbarcare cotanto complicatissimo passeggino, una Bibi (pure lei) in atmosfera olimpica ha provato ad imitare Yuri Chechi attaccandosi ad una transenna di ferro rotta sfuggita agli occhi disattenti dei genitori in vacanza.
La Bibi e' caduta all'indietro e la transenna e' caduta sopra di lei, infliggendo una botta mai vista al nasino perfetto della signorinella ipercinetica.

Mr.M. ha proferito anatemi in ogni lingua conosciuta allo staff del personale dell'aeroporto, ha lanciato minaccioso biglietti da visita all'urlo di "vi scatenero' contro orde di avvocati" e dopo essersi assicurato che il medico fosse in arrivo, ha scattato foto su foto all'oggetto contundente (rotto ed arrugginito e decisamente NON al suo posto) continuando ad abbaiare a chiunque lo avvicinasse.
La Bibi si e' gonfiata come un omino Michelin e si e' trasformata in quello che poteva essere il figlio sfigato di un'Avatar e Sloth dei Goonies.

Fu cosi che invece che imbarcare un rombante aeroplano, fummo fatti salire su una fiammante ambulanza che ci aspettava li, parcheggiata sulla pista di decollo!

A 10 giorni dall'incidente posso dire che la Bibi sta bene nonostante il contorno occhi ancora nero/verdino. Pare che non ci sia stato nulla di rotto e 24h dopo siamo pure riusciti a riprendere un'aereo e farci una settimana di vacanze che, nonostante risvegli all'alba, pannolini, bagnetti e ruttini, ci sono sembrate bellissime (e brevissime)!

Ed ora lasciatemi qui, sconnessa, a soffrire in una Londra olimpicamente battuta dalla pioggia!

P.S. con enorme sorpresa mi sono pure arrivati dei premi da
http://cosifantuttetutto.blogspot.it
http://themorasmoothie.blogspot.co.uk  e
http://pomodoriverdiinlondon.blogspot.co.uk

Faccio giurin giuretto che appena riconnetto la testa al collo mi metto a fare i compiti!! Promesso!

Saturday 21 July 2012

La Cacanza tra Vasino e Sondino

Mi perdonera' la mamma genio che ha inventato il termine; mi perdonera' anche La Staccata che nel suo ultimo post mi ha illuminata, assegnando finalmente un termine appropriato a quelle che io ancora mi ostinavo a chiamare vacanze.

Dicasi CACANZE l'inesorabile trasformazione delle un tempo amate e sognate vacanze al seguito  dell'arrivo di uno o piu' bambini nella vita ormai distrutta di una giovane coppia.
Avete presente quando siete ggggiovani, belli, abbronzati e senza figli? Quando la vacanza scivola via fra un aperitivo in piscina, il tacco 12 da indossare a cena, un bacio romantico fra gli scogli e sveglia il giorno dopo ad un orario variabile fra le 11 del mattino e le 4 del pomeriggio?
Ecco quella e' una vacanza.

Prendete la stessa coppia di cui sopra, rifilate loro una coppia di marmocchi di eta' qualsiasi fra gli zero ed i quattro anni ( e qui mi illudo che dopo migliori??): magari sono ancora gggiovani, potrebbero anche essere belli se non fosse per quell'occhiaia da panda che si portano addosso che manco due dita di correttore....
Abbronzati proprio no: vanno al mare dalle 7 alle 10 e poi dalle 5 alle 7 per permettere ai pupi di fare pappa, ruttino, riposino, merendina, ed in quelle poche ore in cui sono alla spiaggia, li potete trovare rigorosamente sotto un ombrellone a costruire la chicane per le biglie.
Quando quelli senza figli sono a farsi lo Spritz in riva al mare, loro rincorrono marmocchi nudi e puzzolenti per casa tentando di infilarli nella vasca da bagno.
Ieri ti infilavi tubino nero e tacchi alti per cena, oggi hai addosso ancora pareo ed infradito che mica sei riuscita a farti una doccia, ed invecec che la fritturina "da Giorgio", sei a casa ad infilare cucchiaiate di zucchini trifolati in due bocchine ermeticamente chiuse e disgustate.

E ditemi che queste non si chiamano cacanze.

A dare il vero senso alla cacanza pero', sono loro: il vasino ed il sondino.
Io madre stanca e sconsiderata non avevo ne voglia ne tantomeno intenzione di spannolinare la Bibi, avendo mani ed energie impegnate con il Bibo da allattare 50 voltet al giorno.
Lei, ovviamente, aveva piani molto diversi.
In barba alla famosa regressione di cui sono soggetti i figli maggiori all'arrivo del minuscolo fratellino, lei ha deciso che e' grande e che il pannolino non lo vuole più'.
Cosi un giorno, all'asilo, si e' denudata davanti agli occhi esterefatti delle maestre, e' andata in bagno ed ha fatto la pipi da sola.
Peccato che tanta autonomia non abbia proprio coinciso con l'assoluta padronanza di pavimento pelvico e muscoli intestinali, e cosi mamma pulisce, lava, immerge nel napisan, rilava, strizza e si tappa il naso.

Il Bibo invece, in pieno spirito olimpico, ha deciso di inaugurare una categoria tutta sua: la piu' lunga gittata di cacchina a spruzzo. Oggi ,per la cronaca, ho dovuto lavare i tre dico tre metri di pavimento davanti al fasciatoio ed il muro. Ieri, in quei tre metri, per sfiga ci avevo parcheggiato la sdraietta e non vi sto a postare una foto di come e' ridotta.
Per prevenire urla e le cosiddette "power poos" del povero infante, mi sono lasciata anche io convincere all'utilizzo del sondino che, diciamolo, puo dare seria dipendenza; no, non al bambino ma alla madre. Da adolescente ti schiacci i punti neri ( e non ditemi che non lo avete fatto che non ci credo), e da mamma fai il sondino!
Piange, non mangia, ha sonno, rugna, mugugna e grugnisce? Facciamogli un sondino che ritrova il sorriso e cade addormentato come Rosaspina con il fuso!

Se poi mentre gli fai un sondino, quell'altra ti chiama disperata all'urlo di "maaammmmaaaaaaaaa cacca mutandineeeee", allora sai gia' che non c'e' rimedio alla giornata di merda, e che la cacanza ha tutti i requisiti per essere chiamara tale!!!!

Thursday 19 July 2012

Top 5: photos in London

by 3 blonde bears
Allora cara Mamma Felice, ho saltato a pie pari la tappa del blog di viaggio perche' in questo momento sono talmente immersa nel mio micro mondo di cacche, pannolini e notti insonni che l'idea che la' fuori qualcuno se la stia spassando di brutto viaggiando in posti paradisiaci mi fa venire il famoso "sciupun de futa" (alla Govi tanto per dire).

Parlando di viaggi, la cosa piu' esotica che siamo riusciti a fare e' stata ottenre il passaporto ddel Bibo (grazie a mosse diplomatiche non indifferenti) e prenotate un volo per l'Italia per la prossima aettimana. In due valige dovro' far stare il necessario per quatttro, una culla pieghevole ed il vasino portatile, senza contae passeggino, seggiolino auto, tutto il necessario per l'intrattenimento della duenne ed i trecento cambi del duemesenne.
Al prossimo che mi dice quanto e' avventuroso andare in camnpeggio in Peru' gli appiopperò il mio miglior sorrisetto sarcastico e con con aria garbatamente antipatica gli dirò:
"Vola low cost con neonato e duenne e POI ne riparliamo caro!!!"
Quindi dicevo che per questanno di viaggi mi bastano i miei, che dopo le vacanze mi tocchera' fissarmi un paio di sedute con lo strizzacervelli della clinica qui vicino per trovare la motivazione di ripetere tutta l'operazione a fine agosto.

Per contro le fotografie mi piacciono moltissimo.
Io, disordinata, disorganizzata e con scarso senso cromatico, trovo un certo godimento nello sbirciare le fotografie di chi con paziente cura le sceglie, le impagina, le divide per colore/tema/luogo/stati d'animo ed in generale appaga gli sguardi con superiore senso estetico.
Essendo poi io mamma expat, non posso far altro che segnalarvi un blog londinese di una londinese.

Il blog si chiama TOP 5 e raccoglie una serie di mini-album, ognuno di 5 foto riguardanti ogni volta un tema diverso: vale la pena dare un'occhiata al royal tea party ad esempio.
Esiste anche una sezione chiamata collettive 5 dove i lettori possono postare le loro foto aderenti al tema della settimana!!!
Quindi, o voi mamme fotografe, cosa aspettate a mandare le vostre foto e farvi conoscere su un blog della trendy London??

Wednesday 11 July 2012

Pediatra a CHI?

Io sono stata una bambina medicalmente viziata, anzi no, mettiamo le cose al posto giusto: mia mamma e' stata una mamma medicalmente viziata! 
Non solo il mio pediatra era nientepopodimeno che mio zio, ma cotanto utilissimo (e adoratissimo) zio abitava nel palazzo di fronte al mio. 
Tipo che quando sono caduta dal fasciatoio (eh si, e' successo realmente e se ne vedono le conseguenze...) lui e' arrivato di corsa perché ha sentito il tonfo da casa sua, tipo che se la giornalaia del rione mi sentiva fare tre starnuti, alla sera lo vedevo capitare "per caso" a trovarci, tipo che il sabato mattina li andavamo a trovare per far due chiacchiere e lui, già che c'era, mi dava un'occhiatina alla gola!


Il mio zio-pediatra era in sala parto quando sono nata e mi ha curato le ferite da caduta-disastrosa-della-sportiva-inetta dai roller-blades alla veneranda eta' di 18 anni. 


No, voglio dire, alla faccia del quadro clinico completo!!


Qui invece no, il pediatra non esiste! 
Come il pediatra non esiste??
Allora, se vai in emergenza all'ospedale con il pupo, allora si, trovi il pediatra.
Se te lo paghi privatamente (e prenoti gli appuntamenti da un mese all'altro) e profumatamente, allora si, c'e' il pediatra.


Se ti affidi alla sanita' pubblica, a seguire i tuoi bambini appena nati, ti appioppano l'Health Visitor.
Trattasi di individuo, solitamente di sesso femminile, senza competenze apparenti, il cui compito e' di pesare il bambino, e passare 15 minuti buoni cercando di infilare un puntino nell'abominevole grafico dei percentili.


Qualunque sia la posizione del puntino rappresentante il peso del pargolo sul grafico, l'HV ti scruta e ti chiede in tono perentorio se allatti a richiesta o sei una di queste "routine mums" che cerca disperatamente di dare un ordine alle sue giornate.
Se sei una "routine mum" non hai scampo, l'HV attacchera' tutte le tue certezze, ti fara' sentire una madre orribile e ti fara' uscire dalla sua stanza in preda a lacrime e singhiozzi!
Finche' un giorno non molto lontano, la mia vicina di casa si presento' dall'Health Visitor di zona, e la visita andò così:


"Signora ma questo bambino piange disperato"
"Eh si lo so, poverino, non riesce a fare il ruttino"
"Mah ruttino, si fa presto a dire ruttino! Secondo me il bambino ha fame"
"Fame? Ma si e' appena fatto una magnum di Aptamil....."
"Mpfffhhh, sara' mica una di quelle routine mums, che allattano quando dicono loro? Vedra' che ha fame"
"Ma veramente..."
"IO LE DICO CHE HA FAME"


La poveretta, temendo si essere segnalata ai servizi sociali, ha tirato fuori un biberon e l'ha fatto ingurgitare al bambino sotto gli occhi attenti dell'HV.
Il bambino, ormai in versione "anatra da foie-gras", ha ingurgitato il secondo biberon per poi vomitare a   spruzzo il contenuto del primo E del secondo biberon sulla (e nella) borsa finta-pelle fucsia del'HV!


Un grazie a baby Sam da tutte le mamme del quartiere, la sua vendetta e' stata più elegante ed eloquente di qualsiasi parola!


Per qualsiasi problema più grave e non strettamente legato all'alimentazione del bambino puoi sempre andare dal GP (General Practitioner), che cura vecchi adulti e piccini e chissà, magari anche cani gatti e canarini.....ma per questo vi lascio al post di machedavvero

Wednesday 4 July 2012

Let's Shake Hands



Hallo I'm MammainSE, how do you do.
Sono una blogger dell'ultim'ora, con un piccolo blog sconosciuto che ha visto luce solo ad Aprile 2012.


Lei (invece) e' la "mamma" di tutti i mommy blog italiani, vabbe', magari non proprio, ma se hai un blog e ti girano per casa esserini molto rumorosi sotto il metro di altezza vien da se che la conosci: e' lei, MammaFelice.
Quest'estate ha deciso do organizzare una CACCIA AL TESORO, ma che ve lo dico a fare?
La parte che trovo più accattivante di questa caccia al tesoro chiamata "Presentami un blog" e' questa:


"Ciascuna di noi ha sicuramente tra i suoi bookmark un link di un blog del cuore, un blog che vuole presentare agli altri. Un blog da far conoscere. Un blog da presentare."


Ecco si, ne ho un paio che mi piacerebbe proprio condividere, gente che scrive roba seria, e soprattutto SCRIVE che e' un piacere leggerli, ma purtroppo la  
prima tappa della caccia al tesoro presuppone che vi presenti il mio blog, ed in fase di presentazione non sono mai stata un gran che'. Mi verrebbe da chiedere a Mr.M.  di scrivermi due righine di presentazione, che lui con queste cose ci sa fare; dovreste vedere come vi rigira e vi trasforma un CV. Ma sarebbe un po' come farsi fare i compiti dal compagno di banco, ed e' una fase che (purtroppo) ho passato da un pezzo!


Allora seguendo la traccia della caccia al tesoro, eccomi qui:


Carta d'identita': Sono Michela, di anni non ne ho troppi, ma abbastanza per dribblare la risposta con un gentile "non sono domande da fare ad una signora". Genovese di nascita, londinese di adozione, faccio la mamma a tempo pieno, ma in un tempo lontano sono stata un ingegnere meccanico, perfino con un dottorato di ricerca tze' tze'.


Nome del Blog ed Obbiettivi: qui e' esattamente dove una drittina di Mr.M. mi farebbe fare bella figura...
Dunque il blog si chiama Comesenonbastasse, perché quando sei mamma di una esuberante duenne e di un minuscolo pelucco appena nato e Comesenonbastasse vivi all'estero e il marito lavora 14 ore al giorno, non ti mancano mai le ragioni per sentirti sfinita e lamentarti. 
Il blog non ha obbiettivi se non quello di mantenere la mia sanità mentale, mi aiuta a riordinare i pensieri ed a buttare un occhio ironicamente critico, o cinicamente ironico, sulle mie "magagne" quotidiane.


Un buon motivo per seguirvi: come disse (e poi passo' alla storia) una mia compagna di liceo all'orale dell'esame di maturità:" Compro una vocale"...nel senso che non so proprio che dirvi....scrivo della mia vita e cerco di guardarne il lato ironico, non posso stupirvi con effetti speciali ma magri in una giornata di cacca vi strappo un ghignetto....


Due post che vale la pena leggere: mumble mumble, quando visito un nuovo blog di solito leggo il primo post, che di solito fa un po' le presentazioni:quindi consiglio questo qui. Poi visto che di mommy blog si parla, vale la pena leggere anche questo qui


Come seguirvi (newsletter, FB, twitter…): per ora non sono molto tecnologica per cui potete seguirmi solo su Twitter qui

Monday 2 July 2012

Surviving Tips

Come si fa a sopravvivere l'arrivo di un neonato (o del secondo o del terzo..)??
Certe donne sembrano nate per essere mamme: appena vedono un alienino sotto i tre mesi e sopra i 10 pannolini al giorno, vanno in brodo di giuggiole. Vorrebbero passare tutta la giornata a cullarlo, baciarlo, cambiarlo, vezzeggiarlo e viziarlo. Allattano per anni ed hanno un personale record di cambio pannolino sotto i 10 secondi.
Ma se proprio non fai parte di questa categoria olimpionica, magri hai bisogno di un paio di consigli che ti aiutino ad arrivare a fine giornata


Ci sono un paio di cose che per me funzionano:


1) Leggi un libro: ok magari non e' che hai tutto questo tempo per leggere. Magari mentre allatti, o mentre ti sei furtivamente rinchiusa in bagno per avere cinque dico cinque minuti di solitudine. Che tra l'altro, aprendo una piccolissima parentesi, non trovate che il bagno sia l'unica scusa che vi permette di mollare la prole a qualcuno e chiudervi a chiave in solitudine? Una specie di zona franca della casa dove nascondersi di tanto in tanto? Chi può onestamente giurare di non essersi mai chiusa in bagno solo per potersi sedere li' sulla vasca da bagno (!), lontano dalle urla, a leggersi un libro, o anche solo il bugiardino delle medicine? O magri mangiarsi un cioccolatino????
Leggi qualcosa che non sia "baby related", ovvero: butta via Tracy Hogg, Gina Ford e Estevill (che non e' che sono letture rilassanti e soprattutto non valgono come "me time") e leggi qualcosa con una trama avvincentissima che non puoi proprio mettere giù!! Il mio Baby Brain al momento non mi permette di andare su nulla di troppo impegnativo per cui sto finalmente leggendo gli ultimi due libri di Harry Potter e me li GODO TANTISSIMO


2) Un po' di sana "retail therapy" detto anche banalmente shopping!! Ecco ad un mese dal parto non mi sento proprio lanciata all'acquisto di bikini, scarpine eleganti e gonne francobollo. Mi sono allora rifugiata all'acquisto sicuro di un oggetto utile che non deve essere brutto per forza: la borsa del passeggino. Dopo averne vagliate a centinaia, sono giunta a questa marca qui www.pacapod.com ed in particolare a questa borsa qui:
Giuro e' fighissima, dentro ci sono altre due borsette che si possono appendere separatamente al passeggino per il cambio e la pappa, oppure per portatile e l'Ipad..... (chiaramente nessuno mi ha chiesto di pubblicizzare questa marca, mi piace e basta, spero sia chiaro...)

3) Fai e pensa a cose belle: trova cinque minuti per fare quello che ti piace. Scrivere, leggere, fare fotografie, cucinare una torta o dei biscotti, l'uncinetto o la fisica quantistica, basta che dia soddisfazione a te! Pianifica una vacanza o sogna un weekend romantico...prima o poi succederà di nuovo!! Noi stiamo sognando un weekend senza nani al The Waterside Inn. Voglio dire, se devi progettare e sognare, almeno fallo per bene!!!


4) Fatti un the (o caffe' o tisana, magari lasciando perdere il whisky se sei da sola con i bambini...): l'unico consiglio di qualche utilità che mi sia mai stato dato da un Health Visitor (entità creata dall'NHS per dare consigli inutili alle mamme e far ricadere sensi di colpa atavici sulla mamma se non fa "allattamento a richiesta"). Un giorno sono andata dalla mia HV chiedendo disperatamente aiuto: la mia primogenita piangeva da mane a sera senza sosta e non sapevo più se avesse fame, sonno, coliche o si disperasse per aver scoperto che io sarei stata sua mamma per sempre. La donnina mi risponde:"Darling, make yourself a nice cup of tea" (tesoro fatti una bella tazza di the').
Ed io povera ragazza confusa:"Ma perché fa bene alla bambina in qualche modo? Credevo che la theina fosse il male come la caffeina la cioccolata e tutte le cose buone del mondo!!
E lei serafica:" Ma no cara, a volte piangono e basta, allora tu la metti nella culla a piangere disperata, te ne vai in cucina, accendi la radio cosi non la senti e ti fai una tazza di the!"
Lo so che può' sembrare una cattiveria, ma piuttosto che buttare il pupo in lavatrice e' meglio prendersi una mini tregua di pochi minuti, fare due respiri, bersi un the' e poi ricominciare a calmare il pupo quando sei un po' più calma pure tu!!


5) Evita frequentazioni troppo intense con amiche sopra il metro e ottanta e sotto i cinquanta chili con chiome bionde e fluenti: un attacco all'autostima non e' il modo migliore per affrontare un'altra notte insonne.


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