Monday 30 April 2012

Lezioni di Calcio e tristi Consideazioni

La Bibi e' affascinata da qualsiasi cosa purche' sia di color rosa, preferibilmente fluorescente. Vive nel suo mondo rosa in cui piatti, bicchieri, posate, tic-tac ed elastici per i codini sono immediatamente catalogati come inaccettabili se non del colore appropriato.


A mia discolpa posso dire di non aver mai adottato il look "total pink": le ho comprato vestiti di qualsivoglia colore, azzardando pure un vestito total black degli AC/DC acido quanto basta. La sua cameretta e' gialla, rossa, verde e arancione, insomma tutta un'accozzaglia di colori che NON comprende il rosa.
Posso quindi onestamente dire di aver fatto tutto quanto in mio potere per evitarle gli errori materni, ma pare che qui siamo spettatori ancora una volta della potenza della genetica: se tua madre e' alta come l'Herzigova, ha gambe lunghe e filiformi e non mostra segni di cellulite nemmeno a 60 anni, tu erediterai i geni di tuo padre; se invece tua madre ha i capelli color topo ed un deplorevole passato dipinto di rosa, stai pur tranquilla che toccherà anche a te!


A questo punto non posso negare di aver posseduto una macchina rosa-tendente-al-fucsia per circa 10 anni e di essermi trattenuta dall'abbellirla da un delicato adesivo della Mattel o da un'antifurto che urlasse "I'm a Barbie girl in a Barbie woooooorld" dal solo fatto che quella povera anima di mio padre la usava saltuariamente per andare al lavoro.
Quando l'hanno trasferito a fare il rispettabile direttore di banca in uno dei quartieri più malfamati della citta', lui ignaro e soprattutto gravemente daltonico dalla nascita, continuava a chiedersi perché i ragazzetti un po' naziskin della zona gli tagliassero le gomme della macchina rosa-tendente-al-fucsia circa una volta alla settimana.


Dunque dicevo come La Bibi sia affascinata dal colore rosa e devo qui aggiungere  come questa sia l'unica nota marcatamente femminile della sua piccola ma già ingombrante personalità in evoluzione. Per il resto e' un "tomboy", un maschiaccio che butta le bambole per terra, le calpesta ed usa i peluche per pulire il pavimento del bagno.


Sabato mattina, ma guarda un po' che coincidenza sfortunata, pioveva a vento, praticamente in orizzontale. La Bibi, addobbata con pigiama, stivali da pioggia (BLU) e giacca antipioggia aveva deciso che doveva uscire ad ogni costo e subitissimo pena la distruzione di tutti i barattoli di vetro della cucina e graffiti sui muri appena ridipinti. 
Dopo una rapida consultazione con Mr.M. decidiamo di sfidare le interperie: lezione di balletto per nanissime o di calcio per nanissimi? Ok vada per il calcio che se le facciamo fare il giro della palestra 20 volte di corsa dietro un pallone magari ci si stanca quel tanto che basta per collassare dopo pranzo.


Mr.M. si dota di cannone digitale mostruosamente grande pesante e tecnologico. Dopo aver fatto un setup completo dell'inestimabile cannone digitale che teneva in considerazione velocità media di una Bibi in movimento-luci al neon giallastre-umidita' in aumento della stanza-compensazione del colore inguadrabile della maglietta indossata dalla Bibi etc etc, me lo ha affidato con aria solenne aggiungendo:''Oh tu donna inutile nell'ambito dei gadget e della tecnologia, devi solo schiacciare quel pulsante rotondo possibilmente indirizzando l'obbiettivo verso me e La Bibi. Mettiti la macchina al collo e difendila al costo della vita"


Obbediente ai dettami di Mr.M. cosi' ho fatto e devo dire di essermi sentita piuttosto figa nel maneggiare con quasi disinvoltura quei 5kg di macchina fotografica ed atteggiarmi a pose da fotografo scafato mentre La Bibi e Mr.M. se la divertivano parecchio a prendere a calci i 400 palloni buttati nella palestrona.


A quel punto e' arrivato il sorvegliante che mi ha gentilmente intimato di riporre la macchinone digitale nello zainetto o mi sarebbe stata sequestrata per salvaguardia della privacy delle altre famiglie presenti.


Per un attimo mi sono sentita come a scuola quando la maestra ti faceva un mazzo tanto perché avevi nascosto l'ultimo numero di CIOE' sotto al banco ed ho  assunto un'aria leggermente indignata. 
Poi io e Mr.M. ci siamo guardati abbiamo annuito ed e' arrivata la tristissima considerazione: hanno ragione, "Abitiamo in una società fortemente malata" in cui non abbiamo più il completo controllo delle informazione personali che buttiamo nella rete e dobbiamo difendere (almeno) i nostri bambini.


Ormai nove su dieci le foto che facciamo vanno a  finire su facebook/flickr/twitter/4square/pininterest/blog e chi più ne ha più ne metta. Sono io la prima che prima di postare una foto de La Bibi con i suoi amichetti su facebook faccio una telefonata alle mamme in questione per chiedere il permesso e non mi stupisco se mi viene detto no.


Ma a dire la verità il compito di noi genitori e' ancora più difficile: non solo dobbiamo difenderli dall'occhio del grande fratello che tutto sa e tutto può nella rete, ma dobbiamo insegnare a questi Bambini 2.0 a difendersi e salvaguardarsi una volta che diventeranno attivi utilizzatori dei mezzi digitali. Dovremo districarci in una nuova morale digitale e stare al passo coi tempi per indirizzarli a comportamenti "mediatici" corretti. Ma come si fa? Va bene affidarsi al buon senso, ma ad un certo punto forse avremo bisogno di qualcosa di più strutturato che ci aiuti a districarci in questo labirinto?


Ed io che mi lamentavo di pannolini ed allattamento...il bello e' ancora tutto da vedere (e da inventare......)!!!

Friday 27 April 2012

Di Sonnellini e di altri Demoni

Come madre devi abituarti all'idea che il tuo nano sia in costante evoluzione: le sue abitudini e necessita' cambiano in continuazione.
C'e' la prima fase in cui dormono una cifra ma in ore completamente random che non coincideranno MAI con il tuo meritatissimo sonno notturno.
Poi arriva un momento in cui ti sembra di vedere la luce: il tuo nano segue una routine, una fragilissima e delicatissima routine che guai a chi gliela tocca altrimenti diventa una belva.
Lui fa i PISOLINI ad orari più o meno fissi durante la giornata ed a te, mamma affannata, iniziano a succedere cose meravigliose tipo che alla mattina riesci a farti la doccia ed ogni tanto anche a lavarti i capelli mentre lui se la ronfa della grossa.


Poi il nano cresce e col cavolo che alla mattina dorme, pero' non importa, la vita e' bella lo stesso, perché dopo pranzo hai all'incirca due ore solide di sonno della tua adorabile creatura in cui tu puoi farti i benemeriti affari tuoi. Sei talmente eccitata all'idea di avere due ore HO DETTO DUE ORE, solo per te che sembri il cane del vicino quando finalmente lo portano fuori a fare pipi: gli scappa da morire ma passa la prima mezz'ora a scegliere il paraurti perfetto dove farla.
Cosi tu mamma libera e leggera, ogni giorno ti giochi la prima mezz'ora di libertà cercando di trovare l'attività che più ti aggrada: passo lo straccio, preparo la cena, cambio le lenzuola o stendo?? Ma non importa perché lo fai in libertà, muovendoti leggiadra per casa e quasi quasi per dieci minuti ti trasformi in quella sfigata ma felicissima donna della canzone di Tozzi, ma si insomma, quella che stira cantando e ci rovina la reputazione!


Poi arrivano giornate come ieri, in cui per tutta la mattina ti sei dilettata in ammirevoli attività tipo fare le formine del playdough, leggere 6 libri diversi accomunati da una papera che fa qua qua ed una rana che fa cra cra, imbrattarti l'unico paio di jeans pre-maman che possiedi con i colori a tempera, e fare giro tondo per almeno una mezzora. E tu mamma fiera sei felice, perché l'hai fatta divertire, perché tua figlia e' meravigliosa e sai di aver fatto un buon lavoro imbarcandoti in attività ludiche dalle 8 del mattino fino alle 2 del pomeriggio, riuscendo pure a non sclerare quando ha usato le polpettine di pesce del pranzo come biglie nel giardino.
Adesso la metti a nanna; ok non dorme più' due ore, ma almeno un'oretta di oblio non te la leva nessuno.


Ma no, oggi no!


Lei sta attraversando un'altra delle sue fasi evolutive, quella spaventosa del "Domani magari ti dormo una mezzora ad orario variabile fra le 2 e le 5 del pomeriggio ma oggi non ci penso nemmeno, levami sta coperta sudaticcia ed inventati immediatamente qualcosa di divertentissimo da farmi fare"


Giuro le ho provate tutte:
- con aria ferma e risoluta da mamma-manager l'ho rinchiusa in camera al buio con oculato metodo "Estevill", ma viste le grida alla Tarzan che arrivavano dalla camera temevo che i muratori al piano di sopra chiamassero il telefono azzurro


- allora con aria dolce e comprensiva da mamma-di-altri-tempi mi sono sdraiata (per terra) vicino al suo lettino e le ho detto "Vieni topino, la mamma ti tiene la mano e facciamo un po' di nanna insieme". Quando mi ha lanciato cuscino, coperta, elefante e sacco nanna ho capito che non c'era trippa per gatti e mi rimaneva un'ultima risorsa


-Il RICATTO, quello della mamma-disperta. Le ho offerto l'unica forma di pagamento che La Bibi accetta: "Amore se stai qui e provi a fare la nanna calma e tranquilla la mamma ti da non uno ma DUE tic-tac"
"Rosa?"
"Ehm la mamma così su due piedi ce li ha solo gialli"


Con aria indignata si e' arrampicata sulle sbarre del lettino ed e' scesa lesta come un gatto.
Ho quindi saggiamente abbandonato ogni velleità' di farmi i benemeriti affari miei ed ho accettato l'ineluttabile fatto che avrei avuto un lunghissimo pomeriggio......

Wednesday 25 April 2012

Il Corredino, quello sconosciuto.....

No seriamente ma si usa ancora?
Alla parola corredino mi viene in mente quella buon anima di mia nonna che appena le hanno detto che un nipote era in arrivo ha iniziato a ricamare lenzuolini, asciugamanini, tutine e tutto ciò che può finire in -ino, finendosi l'artrite di quelle 4 ossa buone che le erano rimaste.


Comunque tutto e' iniziato così: 
io e La Bibi siamo state invitate ad una playdate, che in questi giorni di pioggia, neve e vento (e cazzo che tempo) ti salva la vita e salva la casa di due mamme (la terza poraccia e' quella che ospita e che dovra' ricomprare tutto l'arredamento di salotto e cucina, ma la sfiga e' così, un giorno a te domani a me).
Arrivano le presentazioni con la seconda mamma invitata:
"Ohhh ciao piacere"
"E figurati piacere mio, con sti pargoli meglio rinchiuderli tutti insieme così si strozzano a vicenda e noi ci possiamo bere un te' in santa tranquillita'"
"Ohhhhh ma che meraviglia sei incinta"
"Beh parrebbe, si infondo anche a me era venuto il dubbio..."
"E di quante settimane sei???? Soooo Looooooooovelyyyyyy"
"Ma tipo 35, no spetta mi sembra 36"
"TRENTASEEEII???? Ma non si direbbe mai, la pancia e' cosi piccola"
"Mmmmh si ma il culo l'hai visto? Stavo pensando che forse il bambino si e' accomodato li!!"
"Ma a questo punto il bambino può arrivare da un momento all'altro, pensa io la seconda l'ho sfornata a 37 settimane"
E dalla cucina arriva il commento della mamma ospite:
"Ehh il mio primo e' arrivato a 35 settimane"


Ed io sono rimasta li' un po' preda dell'ansia ed un po' preda del rincoglionimento precoce di cui sembro soffrire sempre più' frequentemente
Bambino..arrivare...ora...ehhh??? cosaaa????
Allora in ordine ho:


- i muratori in casa
- 3cm di polvere posati su all'incirca ogni superficie esistente della casa che alla mattina devo sbattere con il battipanni anche la biancheria prima di mettermela
- un muro composto da un letto di 200kg messo in verticale, tutte le attrezzature dei muratori, 2 comodini, 10 scatoloni di libri, che si interpone fra me e la soffitta dove giacciono: passeggino, culletta, sterilizzatore, biberon, copertine e vestitini, cappellini etc. etc.


Se qualcuno entrasse in casa mia in questo istante non scoverebbe un solo, minimo, insignificante indizio che un neonato potrebbe arrivare IN QUALSIASI MOMENTO.
L'unica sarebbe farsi prestare due tutine di dubbia previa utilizzazione in ospedale per portarmelo a casa, usando le lenzuola della nonna e le spille da balia come pannolini.


Il problema e' che non sono proprio Miss Organizzazione.
Mr.M. invece si, ohh si lui e' quello organizzato e razionale della casa, l'uomo delle liste che ti inseguono per casa e ti ricordano costantemente di come tu, casalinga inefficiente, sei indietro sul pagamento almeno di 3 bollette, non hai chiamato l'idraulico-il muratore-il commercialista-tua mamma-sua mamma, ti sei dimenticata 4 volte di seguito l'appuntamento con il dottore, non hai messo la benzina ed hai lasciato le camicie in lavanderia per almeno due settimane (che poi può capitare benissimo a chiunque no??)
Il problema e' che le sue liste non coinvolgono la preparazione dell'arrivo di un nano. Cioe' se due anni fa avevamo il necessario per La Bibi ora si deve solo riciclare no? E le conversazioni sono tipo:
"Forse dovremmo comprargli almeno un paio di tutine nuove a questo poverino che non se lo fila nessuno"
"E tutta la roba che avevamo per La Bibi?"
"Beh ma sai e' tutto di un rosa Barbie che forse anche no visto che e' maschio"
"Ma tanto mica se ne accorge"


Ok no comment...


Poi ho riprovato con:
"Ma forse bisogna comprare il lettino visto che La Bibi e' meglio tenerla dietro le sbarre del suo lettino ancora un po' che altrimenti di notte te la trovi in cucina che prepara la peperonata"
"Il lettino? Ma come? Da qualche parte forse c'e' la cesta di vimini che poi se non la troviamo una volta ho visto un film dove il bambino lo mettevano a dormire in un cassetto del comò e lui ci stava benissimo"


Ecco appunto, se continuo così proprio nel cassetto del comò mi finisce!!!!!



Monday 23 April 2012

This is not a Food Blog

Pero' e' anche vero che quando il sabato mattina alle 6.30 a.m. sei in piedi (il che non ha nulla a che fare con la tua volontà) ed ora-in-questo-preciso-momento-non-piove-ma-sai-che-prestissimo-succederà, e comunque fuori fa un freddo che  manco BabboNatale, ed in ogni caso alle suddette 6.30a.m. il tuo subconscio mediterraneo non cataloga l'idea "uscire di casa" o "uscire in giardino" nemmeno come una più remota possibilità; ecco dicevo alle 6.30 a.m. di sabato mattina hai bisogno di darti un motivo per non sedare La Bibi (ovvero la tua meravigliosa e adrenalinica bambina duenne) e per arrivare più o meno sana di mente almeno fino alle 10.30a.m.


Allora alla mammainSE parte l'ideona: "La Bibi mettiti il grembiulino che facciamo una bella crostata cosi quando Mr M. (paziente consorte e Babbo adorato di La Bibi) si sveglia trova una colazione diversa da quelle 4 gallette ammuffite".


Tutti gli ingredienti sono stati buttati alla bene e meglio dentro al Bimby (a cui dedicherò' un post di elogi ed ammirazione per tutte le beghe che giornalmente mi risolve) ed 1 minuto dopo eravamo pronte a stendere la crostata. La Bibi ha iniziato a stendere la pastafrolla con vigore da esperta massaia: meta' sul frigorifero e l'altra meta' per terra. Con quello che sono riuscita a salvare ho più o meno fatto la crostata, che dopo vari assaggi e manine a pala di mulino che si adagiavano sulla crostata e tiravano al vento pezzi di impasto e cucchiaiate di marmellata, e' finalmente arrivata nel forno.


Era rimasta ancora un po' di frolla e allora che fai la butti??? Ti mangi tutto l'impasto crudo che e' buono da morire ma poi ti senti male per 3 giorni e ci sono le uova crude e tu sei incinta?? Lo lasci in eredita' a La Bibi per imbrattarti il resto della casa??
Certo che no!! Mamma casalinga decide che sono solo le 7.30a.m. e abbiamo tuuuuuuutto il tempo per fare anche 2 biscotti.
Ora..io ho tentato di indirizzare mia figlia verso formine di animaletti simpatici, ma la sua scelta e' stata irrevocabile:
"'Oio queeetteeee"
E questo e' stato il risultato:


Ora, io lo so che abbiamo in ordine la stella di Natale, l'omino di neve e l'albero di Natale. Per fortuna quando e' stato il momento dell'angioletto abbiamo finito la pasta frolla.
Io so anche che e' Aprile inoltrato ed al massimo poteva starci un bel coniglietto pasquale o una colomba, ma forse qualcuno gentilmente potrebbe darmi due dritte su come spiegare la faccenda a La Bibi.


Non vorrei dover raccontarvi anche questa tristissima nota dolente, ma per dovere di cronaca devo purtroppo aggiungere che Mr.M. in preda a forte carenza di zuccheri (e probabilmente anche di sonno), si e' lasciato sfuggire la crostata e l'ha tuffata nel lavandino pieno di acqua e sapone (no, non una fetta, ma tutta la crostata). Per fortuna fra un "Jingle Bell" ed un "I wish you a merry Xmas", la stella cometa e l'albero di Natale ci hanno salvato la colazione!

Friday 20 April 2012

Bimbi che vanno, Paure che vengono


Ecco appunto perche' e' proprio così che vorrei tanto evitare di diventare, o forse farei meglio a dire, di ritornare. Solo che la tipa qui sotto aveva degli ottimi motivi per urlare come una dannata con quello Psycho di Norman Bates ad aspettarla con un coltellone che neanche il mio macellaio di fiducia alle prese con la carcassa dell'orso bianco fuori dalla doccia!!!







Io invece fuori dalla doccia ad aspettarmi avevo 50cm di pargoletta rivestita di tutine che rivisitavano tutta la palette dei colori pastello, bella come un sogno e con l'urlo più' modulato della Callas. Solo che lei non si fermava per l'intervallo fra primo e secondo tempo della sua opera personale. Il suo spettacolo rispettava esattamente i dettami del "The show must go on". E così' continuava a ore, ed io con lei.


E' che a tutto questo non mi aveva preparato nessuno. VOLEVO essere mamma più' di ogni altra cosa, avevo cercato quella gravidanza, ero stata felice come una Pasqua (oltre ad assomigliare chiaramente ad un enorme uovo di Pasqua) di avere il pancione. E poi all'improvviso ero li', da sola, in terra straniera e non sapevo più come gestire le mie giornate e le sue esigenze.


Poi lei cresce, tu ti dimentichi e superballanzosa te ne esci fuori con un: "Ma sarà il caso di dare un fratellino/sorellina a questa povera pargola solitaria, non vorrai mica farla crescere con tutte le nostre ansie appese al collo come e' successo a noi due poveri figli unici solitari e depressi".
E cosi un giorno ti svegli e sei di nuovo incinta (be' ok, non proprio così). E sei felice, ma anche un po' spaventata. Questa volta le gambe gonfie, vene varicose, emorroidi e smagliature non sono più' un segno del tuo stato di grazia. Ti rendi conto che fare gli esercizi per l'odiosissimo pavimento pelvico non sono più' un simpatico vezzo ma una triste necessita'. E poi ti ritrovi anche a pensare che porcamiseriaccialadra, sto strazio deve proprio durare 9 mesi, no dico NOVE mesi???????
E se poi quando il pargolo nuovo di zecca arriva e devi anche correre dietro a quell'altra bassa di due anni non ce la fai e scappi in Tanzania??


Allora mi sono ricordata che da ragazzina mi piaceva scrivere, e lo facevo per ore e ore. Era il mio modo di comunicare con l'esterno, perché forse a parole non sono mai stata tanto brava, taciturna quel che basta e pigra nell'esprimere le mie opinioni almeno che non ne valesse veramente la pena. Ad un certo punto pero', quando diventi adolescente ed un po' meno rincoglionita, ti accorgi che i tuoi diari segreti di segreto hanno solo il nome, per il  resto sono la lettura preferita in casa dopo la "gazzetta" ed il "corriere della sera". Cresci ancora un po' e scopri che anche le tue e-mails sono di dominio più' o meno pubblico. Detto questo decidi che eccheccavolo, a questo punto tanto vale scrivere su una bella piattaforma informatica, con un bel profilo aperto a tutti dove poter finalmente scrivere cosa fai e come ti senti e magari creare un pezzettino piccolo piccolo di mondo tutto tuo dove rovesciarti quando ne hai bisogno. Magari e' la volta buona che non ti si fila davvero nessuno e riesci a scrivere quel diario segreto a cui tenevi tanto quando avevi tredici anni. O forse no, ma a questo punto chissenefrega!!!!!!!!

Wednesday 18 April 2012

Piccole Cattiverie

Sei alla 35ima settimana della tua seconda gravidanza. Diciamo che non ti senti proprio al pieno delle tue potenzialità e della tua forma fisica ed avresti bisogno di


SOLIDARIETÀ'
COMPASSIONE
INCORAGGIAMENTO


A questo punto tuo marito decide di mettersi a dieta


Tua figlia decide di passare tutte le fasi dei "terrible twos" (i terribili due anni) in un solo giorno mentre hai 5 muratori incazzati in casa e fuori piove che levati


Tua madre ti dice che le pari uno straccio, che ti ha vista davvero male, che se non prendi immediatamente una baby sitter/colf/live-in nanny/ou-pair certamente non riuscirai a sopravvivere la prima settimana del neonato senza metterlo nella lavatrice


Allora per tirarti un po' su ti fai 2, no 3, ok erano 4 fette di pane tostato con un confortevole strato di burro, scopri che in fondo al freezer giace dimenticato mezzo barattolo di gelato che immediatamente fagociti guardando la De Filippi e quando hai dato fondo a tutto il brutto che c'e' in te decidi di aprire un blog che se ogni tanto scrivi invece che mangiare, poi non ti serve il sollevatore per arrivare al primo piano!
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