Monday 29 September 2014

Three is megl che Two

Disclaimer: no, la mammainse non sta aspettando il terzo e per il momento se ne guarda bene. Rifugge ogni sorriso sdentato, ogni bavetta, ogni irresistibile gorgoglio come dracula l'aglio e la luce del sole!

La mammaInSe ha deciso che portarne a scuola due alla mattina non e' abbastanza. Alla mammaInSe piacciono il rischio e le sfide, per cui tutte le mattine porta a scuola anche l'amico O, mettendo insieme un'adorabile tripletta 2,3,4 anni. Se li carica in macchina, li lega per benino, ed, intrepida, si butta nel traffico dell'ora di punta.

-Amico O lo sai che il mio Babbo e' il più super-funny di tutti?
-Anche il mio papa' e' super-funny
-Ma il mio Babbo mi chiede tutte le sere se mi sono lavata i gomiti ahahahah
-Ma fuoli it's raining
-No che non piove
-Babbo clabatta (ndr cravatta) quando va labolo
-C'e' tempolale lale lale lale
-Oh no, we don't have the umbrella, we'll get wet, I don't want to get WET
-C'e' il tempolale lalelalelaleeeeeeeee
-E lo sai che a me piacciono le principesse?
-E io a me lE poliziE e i trucks e le gLu
-io Pimpa, o'e' Pimpa uahhhhh o'e' Pimpa. Nooooo caduta pallaaaaa.

-Bimbi, siamo arrivati, forza scendete. Noooo la strada, tutti sul marciapiede, Bibo no, non tornare indietro. Bibi e amico O FERMIIIIIII non attraversate da soli aspettatemi immobili.
Adesso tutti in fila indiana sul marciapiede, AVANTIII, MARCH

-Posso LaccoglieLe le castagne?
-Posso raccogliere le foglie e portarle a scuola?
-Bibo no scuola, bibo casa mammaaaa uahhhh

-Amico O hai le scarpe al contrario. Tutti fermi immobili, dobbiamo scambiare le scarpe dell'amico O
-Ok, tutti in classe ora: cartella, bottiglietta dell'acqua, giacca, giacchetta.

La mammaInSe ammette che quando molla l'ultimo in classe si sente stranamente leggera e sollevata.
Sara' che non ha più quelle tre cartelle da portare, quelle due bottiglie d'acqua, quello piccolo attaccato alla gamba. O forse sarà quel silenzio inaspettato, tanto prezioso quanto brevissimo!


Saturday 20 September 2014

Io Me e i Libri

E' stata un'estate stranamente piena di parole stampate. Chiaramente non e' piu' possibile toccare i ritmi da un libro a settimana che accompagnavano le mie vacanze pre-gnomi, o quando ogni mattina ed ogni sera dovevo passare 40 minuti sul treno per andare a lavorare: regina dei pendolari paraculati che si muovono contro il flusso e che quindi viaggiano seduti! Che poi avete idea di quante cose si riescano a fare in 80 minuti al giorno di treno? Ho letto libri, imparato a lavorare all'uncinetto, fatto un corso di francese e....ho recuperato ore di sonno perso! Oh come mi mancano quegli 80 minuti di imposta immobilita! Ritornando ai libri: mi sono imposta di leggere libri in italiano, cosi', tanto per non perdere l'uso del congiuntivo e del periodo ipotetico..e ci sono quasi riuscita!

Nessuno si Salva da Solo - Margaret Mazzantini : e' una scrittrice che amo spudoratamente, dalla follia di Manola al capolavoro di Venuto al Mondo. Amo la sua ricerca di aggettivi, le sue immagini a volte crude ed immensamente umane. Sappiate da subito, pero', che questa storia e' altamente deprimente, non esattamente una lettura da ombrellone! Racconta lo stillicidio di un amore, che e' stato ed ora non e' piu'. La biopsia del cadavere di un matrimonio in cui non c'e' nulla da salvare, senza vincitori ma solo vinti. Un amore sezionato e disgregato di una coppia qualunque, talmente qualunque che potremmo essere noi.

The Fault in Our Stars - Per Colpa Delle Stelle - John Green -  E' il libro che sta impazzando nelle librerie di tutto il mondo. E' il CASO dell'anno, e' il film che ogni adolescente andra' a vedere. E' scritto bene, no, volevo dire, benissimo. E' ritmato, scandito, non e' mai banale, e' magistralmente costruito (forse troppo a volte).  Sa quando farti piangere, e ridere, e piangere ancora. E' la storia di Hazel e Augustus, 16 anni, malati terminali di tumore. E' il loro amore, infinito in un mondo di infiniti piu' grandi e per loro irraggiungibili. E' la malattia raccontata da loro, senza melodrammi e senza vittimismi, anzi con un'ironia un po' cinica che li trasforma in personaggi eccezionali alla ricerca della loro normalita'.

Una Storia - Alessandro Barricco - il mio e' un ni: un si per la scrittura che ha sempre un qualcosa di fresco ed inesplorato, un si per i personaggi, profondi e vividi, che brillano di luce propria in una storia che ho trovato un po' deludente, un po' lenta ed un po' stanca

Io che Amo solo Te - Luca Bianchini - Leggero, veloce, vivace (e con un film in arrivo). Ninella ha 50 anni ma non ha mai dimenticato il suo primo amore, don Mimi'. I loro figli si stanno per sposare ed il loro matrimonio sara' il palcoscenico di amori, ricordi ed abbandoni. Sotto il soffio costante del maestrale, Ninella viene a patti col suo passato e capisce che "chi cerca la perfezione in amore trova solo solitudine".
Lo sfondo e' Polignano a Mare, ed una Puglia che si vorrebbe immediatamente visitare.

Ditelo a Sofia - Magda Szabo' - Ho trovato una recensione sul blog di dolcezzadimamma e ne sono rimasta incantata. Non conoscevo la Szabo' e mi ha catturato in poche righe. Ha una scrittura interessante, in cui i diversi punti di vista dei personaggi si intrecciano e si accavallano, dando profondita' e prospettiva alla storia. E la storia e' una bellissisma fiaba antica, un libro cuore meno melenso e piu' verace ambientato nella Budapest del 1957. Sofia, bambina timida ed introversa, rimane orfana di padre, l'unico al mondo che sembrava capirla con uno sguardo. Le sue ultime parole sono state:" Ditelo a Sofia". Ma cosa devono dire a Sofia? Sofia si fara' coraggio e si mettera' alla ricerca di quelle ultime parole, in una caccia al tesoro il cui premio sara' finalmente scoprire se stessa.

La mia Londra - Simonetta Agnello Hornby - La sua Londra e' la mia Londra e non ho potuto non amare questo libro che non e' una guida, non e' un'autobiografia ma solo l'omaggio ad una grande citta'. Vivo a due passi da lei, ho vissuto dove lei si e' trasferita, ed ogni pagina mi riporta nei miei percorsi e mi ha regalato storie che ignoravo. Ha un'attenzione al dettaglio storico ed architettonico di ogni angolo che descrive con maestria e trasporto. Se state programmando un viaggio a Londra, leggetelo e seguite i suoi consigli: scoprirete una Londra lontana dagli sbrilluccichii di Oxford Street, una citta' piena di orgoglio e di storia.

Thursday 4 September 2014

Ricordo Ancora il Primo Giorno a Scuola….



La mammaInSe non ci ha pensato molto fino a ieri.
Forse perché questo primo giorno a scuola della Bibi le sembra un po' strano, ad un'eta' sbagliata, che a 4 anni e mezzo sono veramente ancora pulcetti piccoli, che la scuola per lei e' indissolubilmente legata a quei sei anni ancora lontani.

Sara', poi, che ha già dovuto affrontare tutto il processo di divisa e controdivisa l'anno scorso (di cui qui) con la prescuola, per cui quest'anno ci ha dato un po' meno peso, prestato un po' meno attenzione.

Sara' che qui non si va a comprare la cartella, i quaderni colorati ed il diario perché e' tutto parte della divisa ed e' gestito dalla scuola. Che, per carita', ha dei vantaggi indiscutibili (tipo che al primo giorno di scuola la bambina non sarà soggetta a bullismo estremo perché la mandre si e' rifiutata di comprarle tutto il coordinato di Violetta). pero' quel viaggio in cartoleria che ha segnato ogni suo anno scolastico, le sarebbe proprio piaciuto rifarlo. Le sarebbe piaciuto tenere per mano la Bibi e scegliere le copertine colorate, come faceva lei nel negozio della signora Pinuccia. raccontarle di quando le avevano detto che le pagine del diario del  mio-mini-pony erano commestibili e lei ne aveva immediatamente assaggiato un pezzettino, o quando ha preso di nascosto la corriera del paesino al mare dove andava in villeggiatura per andarsi a comprare la Smemoranda.

Sara' per tutti questi motivi che la mammaInSe si e' trovata a etichettare tutto il coordinato scolastico giusto la sera prima, scarpe incluse, sbuffando, adombrata dall'atroce dubbio se non fosse il caso di etichettare pure calzini e mutande.

Senza troppe cerimonie, ha scattato qualche foto di dovere, ha sbagliato un paio di incroci e si e' presentata al cancello della scuola all'ultimo secondo utile. Ha messo la manina della Bibi in quella della maestra e le ha schioccato un bacio un po' frettoloso sulla testa, pronta a scappare via, con la testa gia' altrove.

Poi pero' e' successo. Deve essere stata colpa di quell'occhiata buttata all'indietro quasi per caso. Devono essere stati l'ondeggiare di quelle treccine e quella camminata leggermente trascinata, quasi un po' timida. 
E' arrivato quel formicolio al naso, quelle puntine agli angoli degli occhi ed in men che non si dica la mammaInSe e' scoppiata in un liberatorio pianto a dirotto.

Adesso si che la Bibi poteva iniziare il suo primo giorno di scuola!


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