La familgliaInSe si e' arroccata in un piccolo paradiso sulle alture della Cote d'Azur, si e' impossessata di una dimora in mezzo al verde, e passa pigre giornate a perdersi nell'azzurro che si fonde ad altro azzurro, la' in fondo all'orizzonte.
Grazie ad una connessione wifi che c'e', ma che piu' che altro non c'e' e grazie ai nonni che da qualche giorno sono arrivati armati di illimitate risorse di intrattenimento gnomi e borsate di pazienza, la mammaInSe si e' trovata con filamenti di tempo perso fra le mani, quel tempo immobile che ti permette inaspettatamente di tirare il freno a mano e abbandonarti ad inseguire i pensieri che ti frullano in testa.
La mammaInSe torna a chiedersi quante vite possibili ci potrebbero essere in una vita sola, se solo avessero il coraggio di ritrasferirsi, di rispondere al richiamo del caldo e del mare e lasciarsi alle spalle le ombre del Tamigi.
Perche' vivere a Nizza e ammazzarsi di Ratatuille e Bouillabaisse sarebbe così' terribile? O gestire un piccolo hotel in una Calanque con i capelli impastati di sole e mare e la bocca piena di Tapenade alle olive nere?
O forse la mammaInSe potrebbe imparare l'arte dei mastri profumieri di Grasse, mescolare pozioni magiche di lavanda e incensi, genzianella e violette, e racchiudere i suoi tesori in boccette di vetro preziose?
La mammaInSe guarda il mare e sogna le mille vite possibili, se solo si avesse il coraggio di mollare tutto e cambiare pelle. Immerge la testa ne libri che non ha mai il tempo di leggere e veste guanti che non sono suoi e pensa che in fondo la vita sia meravigliosa. La vita, con queste migliaia di porte chiuse di cui ci mette in mano le chiavi.
E poco importa se poi decidiamo di igorarle, quelle chiavi, o di dimenticarcele in un cassetto.
Saranno sempre li' a da aspettarci, e dirci che in fondo tutto e' possibile. O forse sarà proprio lei un giorno, la vita, a spalancarci sul muso una di quelle porte, trasportandoci in direzioni che non avremmo mai avuto il coraggio di seguire, se non fosse stato per quella spinta, per quella porta che ci ha quasi sbattuto sul naso.
Per ora la mammaInSe si gode queste mura spesse e fresche, arroccate sopra l'azzurro, si gode i risolini di gioia ed il rumore di manine piccole che sciaguattano nell'acqua.
Si gode anche l'idea di tornarsene a casa propria, ad un certo punto, e di ritrovare il solco della sua spalla sul materasso, mentre si chiede che cosa ci faccia quella chiave misteriosa proprio li', nascosta nella tasca della sua vestaglia.
E non è sapere di avere tante chiavi a disposizione che ci dà la gioia di vivere? Infinite possibilità che forse non coglieremo, anzi ovviamente non potremo coglierle tutte, ma che ci stimolano a guardare ogni nuovo giorno con occhi sempre nuovi.
ReplyDeleteEsatto, riuscire a guardare al di la, riuscire a scorgere possibilita' dove prima si vedevano solo limiti!
DeleteQueste sono le piacevolissime allucinazioni che produce il rilassarsi davanti al mare, godendo dello sciabordio della risacca a riva, dei colori e dei profumi che solo l' immensa distesa azzurra sa dare.
ReplyDeleteE' bello sognare. E ti immagino come una castellana che ha alla cintura un enorme pesante mazzo di chiavi che tintinnano al suo incedere, ma poi...alla fine...rimane la chiave della propria casa dove si vive con la famiglia creata. La più nota, la più confortante, la più cara.
Un abbraccio e goditi appieno questi splendidi giorni di vacanze!
Susanna
Gia' ma mai dire mai! Magari vado a fare la vecchietta arzilla a Miami, o mi ritiro a meditare sulle Dolomiti....chi lo sa ;)
DeleteLe vite possibili...sarebbe bello poterle esplorare tutte e capire quella che più fa per noi. Ma forse, come dici tu, viverne più di una è possibile.
ReplyDeleteOh si, almeno un paio ce le meritiamo !!!
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