Thursday, 24 July 2014
A British Summer
Lo dico piano, a fil di voce, lo dico stasera, anche se ho un occhio che si chiude e l'altro pure, perché' temo che da domani la magia svanirà', il sole tornerà' al fare il prezioso dietro nuvoloni capricciosi e mi toccherà' rimettere a posto la piscinetta gonfiabile e tirare fuori l'impermeabile.
Londra tutta ha vissuto alcune settimane in stato di grazia e gli ultimi giorni da miracolata: il cielo si e' aperto, il sole si e' vestito a festa ed invece del solito teporino da mezza manica e pantaloni lunghi, ci ha regalato un caldo vero da infradito e vestito di garza. Potremmo aprire un lungo discorso su come gli inglesi si mettano le infradito già a marzo quando intravedono qualche raggio primaverile, ma non voglio rovinare la poesia di questi giorni!
Un caldo, vero, che mi schianta indietro ne tempo, quando dopo pranzo mi sdraiavo per terra, braccia e gambe aperti, sul pavimento di graniglia di mia nonna, per aderire ogni centimetro di pelle alla superficie più' fresca della casa.
Quel caldo vero, quando le persiane rimangono sempre socchiuse e le tende di cotone danzano nella penombra annunciando un refolo di vento.
Quel caldo vero che ci faceva fuggire al mare o in montagna, che la citta' diventava un inferno di strade roventi e deserte e la fontanella dei giardinetti non vedeva l'acqua per settimane!
Un caldo vero che ha decisamente dato alla testa dei Bibi di casa, non abituati a queste temperature mediterranee. Nonstante io tenti di idratarli in continuazione, temo che tutto cio' sia troppo per loro che stanno mostrando segni di incipiente follia: quello piccolo si e' trasformato in una specie di strano elfo hippie. Si adorna di bracciali, anelli ed orologi, non si toglie mai il cappello, e quando dico mai intendo nemmeno per dormire o fare il bagno; ed oggi, oltre al cappello, siamo stati costretti a fargli fare il bagno pure con le scarpe. Insomma, nel periodo dei "terrible twos" e dei capricci a gogo, devi scegliere le tue battaglie, ed ho deciso che infilarlo nella vasca con cappello e con le crocs era meno deleterio che un'ora di urla giusto prima della nanna. La Bibi invece ha una moderata ossessione per le Loom Bands (avete presente i braccialetti fatti con gli elastici) e per il ghiaccio; da quando ha scoperto che il nostro freezer produce cubetti di ghiaccio, se li metterebbe pure nella pasta al pomodoro. Nei momenti più' inaspettati della giornata (tipo a colazione) la si può vedere avvicinarsi circospetta al freezer ed infilarsi cubetti di ghiaccio in bocca o, se colta in flagrante, ad infilarne una manciata nel bicchiere con giusto mezzo dito d'acqua per fare la finta.
In questi giorni ho anche scoperto una Londra diversa, una metropoli che nonostante il caldo soffocante, riesce ad essere a misura di bambino e di famiglia. Parchi e giardini pensati per bambini di ogni eta'. Minuscoli parchi acquatici costruiti nei giardinetti sotto casa. Zone d'ombra curate e pulite per picnic e piccole pause.
E li dovreste vedere questi inglesi come sono attrezzati, partono per i giardinetti carichi come non mai, fra costumi, creme solari, snack per i bambini e magari pure la seggiolina pieghevole per la mamma che veglia da lontano. Sono i re e le regine indiscussi del picnic: riescono ad organizzarne ovunque, in continuazione,sotto ogni condizione atmosferica. Li ho visti pure decorare gli alberi dei giardinetti con i "BUNTING" portati da casa (ma si, avete presente le bandierine colorate?). Immaginate quindi l'estasi di un popolo che ama follemente stare all'aperto, quando gli e' concesso farlo senza gli stivaloni da pioggia ed il poncho sulle spalle!
E la sera, quando i bimbi sono a nanna, c'e' il via al barbecue, oppure la rincorsa al locale con i tavoli all'aperto, o perche' no, un altro picnic in notturna dove al succo di frutta viene sostituita una buona (ma spesso anche no)bottiglia di vino rigorosamente servito in calici portati da casa.
Guardandomi intorno vedo un impegno vero a godere ogni istante di questo caldo inaspettato, con la determinazione di chi sa che domani probabilmente pioverà a dirotto e che non c'e' tempo da perdere!
E probabilmente domani rivedro' le stesse mamme che oggi spalmavano protezione totale e calzavano i cappellini sulle teste pelate, nello stesso parco, rivestite di stivaloni ed impermeabili, a far saltare i bambini di pozzanghera in pozzanghera.
Insomma, tutto questo entusiasmo va ricompensato! Un paio di settimane d'estate all'anno ce li meritiamo pure noi no?
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ahahah le reazioni dei tuoi figli al caldo mi hanno fatto morire dalle risate! :D di solito passo almeno una settimana l'anno a Londra in vacanza per trovare amici ma da quando è nato Pablito no :( ma leggere queste righe mi ha messo addosso un'enorme nostalgia! Sopporto anche la pioggia estiva, guarda :D comunque immagino, una delle mie amiche è tornata in Italia proprio per il tempo O_________O onestamente non avrei esagerato così! Adoro Londra/UK e potendomi trasferire sopporterei, anche se ho capito che è difficile, a volte...sopratutto se vieni dall'Italia e dal sole nel giardino dei nonni! :)))
ReplyDeleteE' una questione di equilibri ed abitudini! Da quando sono diventata mamma e mi sono trasferita un pochino fuori dal centro, mi sono innamorata di un'altra Londra, lontana millemiglia dal lusso di Chelsea e dal caos di Piccadilli. Il tempo può' deprimere, specialmente d'estate ma e' tutta una questione di sfruttare al meglio cil' che si ha a disposizione che, onestamente, e' tantissimo!
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