Ho sentito i soliti passetti. Piedini leggeri che scendono silenziosi le scale di casa.
Tump, tump, tump, ovattati dal tappeto.
Con fare cauto, una faccetta addormentata e' spuntata dalla porta. In quel modo tutto tuo, vagamente diffidente: prima si scorge una capigliatura scompigliata, poi gli occhi scrutano la stanza e fino a che qualcuno non si accorge della tua presenza, tu rimani li, a scrutare silenziosa i movimenti lenti del mattino.
Ammetto ogni tanto di fare finta di nulla, di sentire quegli occhietti che mi spiano divertiti, quel respiro un po' ingolfato. Chissa' perché' aspetti sempre quel cenno, l'occhiata, un sorriso, un "ciao" impastato di latte del Bibo, prima di fare il tuo ingresso nella nuova giornata.
Oggi con aria orgogliosa mi hai detto:" Mamma io ho già' rimesso a posto tutto il mio letto"
Si proprio tu, piccoletta, oggi hai detto così. E quando sono andata al piano di sopra nella tua camera, ho trovato il cuscino bello gonfio, il piumino ordinato a coprire il letto e la tua bambolina preferita, addormentata su un fianco, già' pronta ad aspettarti per la notte successiva.
Poi bisogna mettersi la divisa prima di andare a scuola. E farsi pettinare. Certo. Facciamo le treccine, così' i capelli non mi vanno negli occhi.
E controlli nello specchio che tutto sia in ordine: ancora inconsapevole dell'aureola di capelli biondi che per tutta la vita continueranno a scapparti dalle trecce. Quella lanetta soffice che segue tutto il perimetro della testa, che vola di qui e di li e si aggroviglia dopo ogni nottata.
E lo so, io lo so che passerai la tua adolescenza provando creme, gel, lacche speciali, tutto il possibile per addomesticare quei ciuffi ribelli che continueranno a rifiutare di farsi intrappolare in pettinature alla moda. Lo so perché' sono uguali ai miei.
Continuo a guardarti, a spiarti, ancora incredula del vedermi riflessa nel tuo viso, nei tuoi movimenti. Mi siedo orgogliosa, spettatrice del tuo diventare grande e sicura di te. Mi metto in un angolo, dove tu non puoi vedermi, ti osservo fare i tuoi passi da sola, ma pronta ad allungare la mano per sorreggerti quando perdi l'equilibrio.
Ho trovato una finestrina, piccola piccola, che si affaccia sulla tua classe a scuola.
Ogni mattina, quando tu credi che io sia già' scappata via a fare le mie commissioni, se solo tu ti girassi e guardassi bene bene, potresti vedermi ancora qualche minuto affacciata a quella piccola finestra.
Sto li' fino a quando non rischio di rimanere chiusa dentro insieme a tutti voi, a notare con che fare da donnina appendi il cappotto al gancetto con il tuo nome, metti a posto la cartella, la frutta nel suo cestino, e ti siedi a chiacchierare felice con l'amica ricciola, prima che le maestre inizino l'appello.
E' bastato un mese, che le lacrime di confusione al momento dell'ingresso in classe, si sono trasformate in piccoli gesti rituali che ti danno sicurezza ed autonomia.
L'uovo si e' dischiuso, l'uccellino sta imparando a volare. La mamma annuisce orgogliosa, seduta al suo posto, ma, stai certa, pronta ad intervenire ogni volta che il volo si fara' turbolento
Mi sento un'intrusa inopportuna a spiare questo meraviglioso ritratto che hai fatto, cara Mammainse, della tua Bibi che cresce.E si percepisce tutto il tuo amore, un pizzico di orgoglio e di gioioso compiacimento nel tuo ammirarla così cambiata, verso una maturità che ti appare precoce e sempre più manifesta.
ReplyDeleteMi sa proprio che dalla suas mamma non ha ripreso solo i ciuffi ribelli ;)
Un saluto Susanna
Ciao Susanna, sempre dolci i tuoi commenti! Grazie, grazie tante!!
DeleteChe dolcezza... Fra pochi mesi anche il mio piccolino avrà il primo distacco da me con l'ingresso alla Nursery, spero sia altrettanto positivo. Buon fine settimana!
ReplyDeleteHanno tutto bisogno dei loro tempi! All'asilo e' sempre stata piagnucolante e restia a lasciarmi andare, ma ora sembra che sia orgogliosa di andare alla "big school", che lo viva come un avvenimento importante nel suo mondo di bimba! Che gioiette che sono!
DeleteUn piccolo passo, direi un saltino, come fanno i passerotti. E' sempre difficile crescere, a tutte le età. Basta sapere che le cose che ci sembrano insormontabili poi, pian piano diventano familiari e che dopo la salita c'è la discesa. Mi è piaciuto guardarvi da qui. Ho visto serenità.
ReplyDeleteUn abbraccio
Si, tutto sommato hai ragione! Siamo piu' serene di quanto non vogliamo ammettere
DeleteMi piace così tanto leggere di questi piccoli che crescono sotto gli sguardi orgogliosi dei genitori, è la parte buona del tempo che passa. Bella la tua donnina :)
ReplyDeleteE' vero! Sono i ricordi sereni che ti accompagnano per sempre
DeleteCara Mammainse, io non riesco a scriverti nulla perché mi sono commossa, troppo.
ReplyDeleteChe belle voi due, che bello quello che hai scritto.
Un bacio a te!