Tuesday 30 July 2013

La FamigliaInSe va in Montagna - Firuli Firula

La mammaInSe vive in uno strano stato di apnea, in cui alla mattina fa un bel respiro, trattiene il fiato e si butta nella giornata, correndo e guardandosi sempre alle spalle. Fra una casa che dovrebbe essere in costruzione ma che, piu' che altro, e' in demolizione, una casa da vendere, bambini da gestire ed immani ceste di panni da lavare. Ogni tanto si ricorda anche di buttare quattro cose sulla tavole alla rinfusa e le chiama pranzo o cena a seconda dell'orario della giornata.
In questa estate matta in cui invece che godersi il solicino caldo di Londra, passa le sue giornate nella casa cantiere, o a scegliere cucine, o bagni o piastrelle o finestre o porte.....e' riuscita anche ad andare in vacanza per una settimana con tutta la famigliInSe piu' amici.

Una certa blogger un po' matta che mi fa scompisciare dalle risate e che ha un blog con un nome delizioso che sembra sbucato da qualche fiaba (Il Lupo Nelle Fragole), e' stata di recente sull'Alpe di Siusi e ha fatto un suntino del suo viaggio su Trashic.
Lei e' andata sull'alpe esattamente 2 settimane prima della famigliaInSe ed ha terrorizzato la mammaInSe con foto di nevicate sovrumane e temperature natalizie che hanno costretto la mammaInSe a rifugiarsi da decathlon e fare incetta dn pile e felpe a non finire.
Due settimane dopo, chiaramente, la temperatura ha raggiunto massime mai provate sull'alpe e le felpine ed i pile non li ho tirati fuori dalla valigia neppure per la passeggiatina digestiva serale!

Valigia cannata a parte, la vacanza e' stata meravigliosa.

La prima mattina, alla frequenza di 5 lamenti e 4 urla lancinanti per metro di strada percorso dalla Bibi, siamo entrati nel primo dei millemila negozi di sport dell'Alpe (che se ti serve la scarpetta tecnica, i ramponi o la borraccia al titanio li trovi di sicuro sull'altopiano, ma prova a comprare due banane ed uno yogurt e come minimo ti devi fare 20minuti sulla funivia) e ci siamo attrezzati di super passeggino a tre ruotone ammortizzate.
Quella fetente di mia figlia, si proprio lei che quando aveva due anni ed io ero incinta metteva su spettacoli da esorcista al solo tentativo di farla sedere su un passeggino, si e' appropriata del mostro a 3 ruote e ne e' stata estratta a forza solo una settimana dopo, dietro minaccia di essere restituita al negozio di sport insieme al passeggino!
Il Bibo si e' trovato un habitat piacevolmente comodo sulle spalle di Mr.M.: una volta sullo zaino, dopo tre passi e quattro sorrisi, cadeva in un sonno catatonico, da cui veniva risvegliato solo dall'odore di canederli e frittate al mirtillo una volta raggiunta la baita.
Mr.M., dal canto suo, alla mattina si faceva il segno di croce, si caricava un bambino sulle spalle, l'altra sul passeggino e partiva al galoppo con la zavorra familiare, sguardo basso e mascella contratta, concentrando in una settimana tutto lo sport e lo sforzo fisico che non ha il tempo di fare durante l'anno. Ho tentato di farmi trasportare anche io, ma l'unica soluzione sarebbe stata quella di fargli trainare anche un carrettino, e nel negozio di sport li avevano finiti!

Temevo che i bambini in albergo sarebbero stati ingestibili e di dover sopportare gli sguardi di disapprovazione degli altri clienti dell'albergo.
Ed invece con mio profondo gaudio, i bambini in albergo sono davvero stati ingestibili, hanno gettato immense quantita' di cibo per terra, hanno sputacchiato sulle tovaglie immacolate, hanno rovesciato intere bottiglie di succo di frutta, hanno urlato, pianto, schiamazzato e si sono alzati da tavola ogni 5 minuti, MAAAAA.... gli altri clienti dell'albergo erano in situazioni anche peggiori della mia.
C'era quello con 4 figli, quello con 2 gemelli di 22 mesi e quello col neonato con le coliche, tanto per citarne qualcuno fra i piu' fortunelli!

Insomma, in questo generale clima anarchico, fra piatti di cibo delizioso ed una decina di bambini che scorrazzavano felici, sporchi e rumorosi, noi genitori siamo anche riusciti a rilassarci, mettere su un paio di chili e farci quattro grasse risate.
Quelli un po' meno rilassati e che a fine settimana mostravano uno strano ghigno schizofrenico, erano i camerieri dell'albergo e colgo l'occasione per porgere loro le piu' sentite scuse e di cospargermi anche un po' il capo di ceneri!


Saturday 6 July 2013

Una. Idea. Brillante. .

Dopo l'ultimo post c'ho un po' il blocco dello scrittore (o forse dovrei dire il "bloggo dello scrittore", vabbe' lasciamo stare...), nel senso che per una volta ho scritto qualcosa a  cui mi sono affezionata davvero. Non tanto per come e' scritto ( che c'avrei un paio di problemi di punteggiatura da risolvere), ma perche' mi ha fatto rivivere due persone che ho amato profondamente.
E invece...'gnente, oggi si ritorna alle quattro cazzate della mamma expat, della mammaInSe con il Comesenonbastasse cucito sulle labbra, che c'ho bisogno di veicolare la malasorte da qualche parte che non siano le 4 mura di casa mia!

Ultimamente la famigliaInSe ha qualche problema nell'organizzazione delle gite fuoriporta, anzi, a dire la verita' la famigliaInSe ha qualche problema anche quando decide di rimanersene a casa.
Fondamentalmente il Bibo sta passando una fase (fase vuol dire che e' passggera no? Che ad un certo punto migliora noooo???) di, ehm, scoperte. Solo che per lui le scoperte partono tutte dalla bocca o dalla testa, nel senso che ogni cosa nuova o se la magna o ci batte sopra una crapata da paura.

Allora era domenica, il sole, come un ufo giallo sconosciuto, ha deciso finalmente di degnarci della sua presenza e regalarci una giornata estiva degna di essere chiamata tale. Il BabboInSe come un fulmine, raccatta un paio di cuscini, li butta sulle sedie del giardino, e si spaparanza. Come se spaparanzarsi fosse un verbo conosciuto a genitori di bibi piccoli e dispettosi.
La mammaInSe, furba come una faina, sgattaiola via nella speranza di una doccia in solitudine, invece che del solito teatrino in cui lei e' sotto la doccia e due bambini rompiscatole bussano incessantemente sul pannello di vetro della doccia per tutta la durata (brevissima) di questultima!

Credo che i 10 minuti di doccia della mammaInSe abbiano messo a dura prova la pazienza e l'animo apprensivo di Mr.M.
Dopo varie urla di diversa intensita', la mammaInSe si ripresenta in giardino, Mr.M. con i capelli dritti e vicino alle lacrime.
"Ma che succede??"
"No, e' che il Bibo non si tiene"
"Ma che ha fatto?"
"E' che non cammina manco per niente ma si arrampica sullo scivolo e poi si butta giu di testa, e poi...."
"..."
"E poi succhia le lumache!!"
"??"
"Si insomma, l'ho perso di vista un secondo (ehm..) e l'ho beccato che succhiava una lumaca (viva n.d.r.) e poi morsicava anche un po' il guscio e faceva scrunch scrunch con i dentini"

Insomma, vedendo lo sconforto (ed anche un po' di disgusto se devo essere sincera), negli occhi di quel pover uomo che dopo una settimana di lavoro ancora crede di potersi rilassare il weekend, alla mammaInSe viene un'idea brillante:
"FamigliaInSe, c'e' il sole, fa' caldo: andiamo nel ridente paesino di Brighton a fare la puccia a piedini e piedoni nelle gelide acque della manica"

E poi Brighton e' a 50km da Londra, con 50min di treno di togli anche il problema del traffico e via!
Allora la decisione e' stata presa, ci siamo messi i nostri abitini estivi, abbiamo messo in borsa creme solari ed asciugamani per la spiaggia e via, alla volta di Brighton.

Ora, la famigliaInSe era pronta a tutto: ai treni che ti vengono cancellati all'ultimo secondo, alla ressa di carni bianche e flaccide che ci avrebbero spintonato sul nostro metro quadrato di spiaggia, a fare code di ore ed ore per aggiudicarsi un frittissimo e maleodorante fish and chips.
La famigliaInSe in questa gita si era mentalmente preparata alle peggio cose che un'unica giornata di sole puo' provocare su un intero popolo il cui sport nazionale e' lamentarsi della pioggia.

La famigliaInSe, partita da un'assolata Londra con il termometro che segnava 25 gradi, pero', non era pronta a trovarne 14, di gradi, a Brighton ( e che gli venisse a Brighton!!), non era nemmeno pronta a trovare la nebbia di Milano a farsi la vacanza studio sul mare di Brighton.

Cosi', dopo essermi legata la Bibi a mo' di sciarpa intorno al collo nel vano tentativo di non morire assiderata, dopo essermi presa tutti gli insulti di Mr.M. per la mia idea brillante, dopo lunghe disquisizioni su quale membro della famigliaInSe sia esattamente il responsabile delle carrettate di sfiga che c'arrivano, ci siamo mangiati un puzzolentissimo fish and chips e siamo rimontati di corsa sul treno a farci una merenda a base di gelato e lumache nel giardino di casa nostra!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...