Monday, 18 May 2015

Tremendamente Civile

"Bambini, forza, di corsa, presto che e' tardi! Perché uscire di casa deve essere questa fatica epica? C'e' la fiera giu' al villaggio, l'evento mondano del nostro quartiere dimenticato dal consumismo. C'e' il sole che brilla e la mamma ha controllato su tutte le app di questo mondo: da domani torna l'inverno, 10 gradi secchi, pioggia a secchiate, vento turbinante. L'estate e' oggi e forse un paio di giorni a luglio se ci dice culo, quindi forza, fuori di casa all'istante che sono già le 2.30 che lo sapete che alle 5 in punto chiude tutto, puntuali come la morte"

"Allora siete pronti? Bibo, amore piccolo e matto, cosa ci fai con i pantaloncini corti e gli stivali da pioggia? Bibi, principessa di mamma, vai sempre in giro nuda e oggi ti sei messa il vestito a costine di velluto di due inverni fa che ci sono 30 gradi? No amore, non ha le maniche corte, quando l'ho comprato due anni fa erano lunghe.
Bambini sembrate fuggiti da un orfanotrofio in fiamme, se fossimo in Italia ci manderebbero la buoncostume. Vabbe' pazienza, e' tardi, tutti in macchina e ricordiamoci di non fare foto per non serbare ricordi di come vi mando in giro che se le vedono i nonni ci fanno rimpatriare"

Dopo svariati strilli, minacce, bronci e capricci, la famigliaInSe e' uscita di casa ed e' miracolosamente riuscita ad arrivare al parco prima che la fiera Vittoriana (Victorian Fun Fair) chiudesse battenti, baracche e burattini. Certo, nel frattempo l'estate e' finita ed il tepore dei 25 gradi ha lasciato spazio ai 10 gradi autunnali, così, senza avvertire, giusto il tempo di pensare "mi sono dimenticata le giacche". Ma per fortuna siamo a Londra, la Bibi aveva il suo vestito di velluto di 3 taglie troppo piccolo, il Bibo, i piedi al caldo negli stivali, ed il parco era pieno di bambini mezzi nudi ed adulti vestiti da cretini.
La Bibi ha affondato tutta la faccia nel suo primo zucchero filato di cui la mammaInSe ha trovato le ultime tracce stamattina sottoforma di un gigantesco ed inestricabile nodo nei capelli. Si e' appiccicata dita, guance e naso con quel grosso nuvolone rosa e mai musino sporco e' stato più felice e zuccheroso.
E poi ci sono stati trenini a vapore e ruote panoramiche, tiro al bersaglio e pesca miracolosa, in un'atmosfera vagamente decadente e senza tempo.

Fino alle 5 si intende, 5 in punto e non un minuto in più che alle 5.30 c'e' da mettere la cena in tavola.
Ed alla mammaInSe, oramai, tutto cio' sembra tremendamente civile e normale.

3 comments:

  1. il mio riesco ancora a mandarlo in giro normale (fossero due andrei nel panico). Invece io mi vesto con una fucilata. Termine rubato a un tizio che, anni fa, mi disse che a NY si vestissero tutti con una fucilata. Allora mi fece tanto ridere, ma non sapevo che presto mi sarei trovata, anch'io qui in UK, nelle stesse condizioni :-O

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    1. A me nn salva nemmeno la fucilata, per grandissimo cordoglio di mia madre. Ogni tanto ci provo a fare quella a posto ma mi sembra tanta fatica inutile ;)

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  2. Ho sentito tutto l'affanno e l'entusiasmo.

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