Monday, 9 September 2013

Trauma.Tico.

Il Rientro.
Il Rientro e' Traumatico, e' supertraumatico, e' megatraumatico.
Andrebbe fatto per gradi, poche ore al giorno, come fanno per l'inserimento all'asilo:
Lunedi' si rientra un paio d'ore alla vita normale e poi via al mare;
Martedi fai anche la pausa caffe' e la spesa e poi ti rispaparanzi in piscina;
Mercoledi una buona mezzagiornata di stress ma poi molli la prole ai nonni e te ne vai nel paesino provenzale a farti aperitivo e cena fino ad arrivare ad una completa giornata di scassamento palle il Venerdi ma poi chissene che il giorno dopo e' Sabato!

E invece no! Noi abbiamo la capacita' di mandare alle ortiche le riserve di riposo e relax accumulate in vacanza nel giro di un paio d'ore PRIMA del rientro.
E non e' che ci capitano, nono, ce le andiamo proprio a cercare!

Che voglio dire, ormai dovremmo essere abbastanza avvezzi alle partenze. Anzi forse il problema e' che lo facciamo troppo spesso. Gli snob dell'aeroplano.
Ma si, partiamo con la solita mezzora di ritardo che tanto all'aereoporto arriviamo lo stesso.
Ma che vorrai mica controllare il terminal dell'aeroporto prima di partire no?
Ma dai, che e' tutta quest'ansia che non voliamo nemmeno RyanAir, si arriva con calma si parcheggia e poi si vede.

Parcheggia la macchina, smonta i bambini, passeggino, bagagli, vai al terminal.
Cazzo e' il terminal sbagliato.
Chiama i nonni che ti seguivano in macchina, digli di fiondarsi all'altro terminal mentre tu tenti di capire dove e' la navetta che va da un terminal all'altro e nel frattempo perdi il marito perche' mentre spingi il passeggino con il Bibo, la Bibi si e' piantata sulle scalemobili.
Litiga con il marito su chi e' la colpa dell'essersi persi e nel frattempo perdi la navetta che va all'altro terminal.
Cazzo fra 15 minuti chiudono il checkin.
Torna di corsa al parcheggio, macchina, bagagli, bambini, passeggino, paga, esci, altro terminal.
NOOOOO non ci si può fermare neanche davanti alle partenze.
I nonni abbiamo perso i nonni.
Chiama la nonna:" nonna buttati sul bancone della easyjet e digli di non chiudere, anzi digli che se non ci aspettano ti fai karakiri li' davanto a tutti in atto dimostrativo"
Ferma la macchina 5 secondi per far uscire la mammaInSe, i passaporti e le valigie mentre il Mr.M. rifa' tutto il giro dell'aeroporto che non sa dove fermare la macchina.
Cazzo la mammaInSe e' da sola con 4 valigie e due zaini. Stanno chiudendo il checkin.
La mammaInSe porta due valigie alla volta per 15 metri alla volta in modo da non perderle mai di vista, torna indietro, altre due valigie, altri 15 metri. Zaino in spalla e borsa in bocca, sudando copiosamente e perdendo brandelli di abbronzatura lungo il percorso.
La nonna vorrebbe aiutarla ma non la trova e continua a chiamarla e la mammaInSe oltre alle 4 valigie, lo zaino e la borsa risponde al cellulare ansimando ed urlando in maniera completamente isterica.
Il checkin, ultima chiamata, stanno chiudendo.
Butta una valigia alla hostess gridando :"NOOOOOOOO"
Lancia i passaporti sul bancone mentre spinge tutte le valigie sul nastro.
La hostess le ripete che senza glia altri 3 membri della famiglia non puo' fare il check in e lei sta chiudendo le linee in quell'istante.
La mammaInSe e' sudata, un po' puzzolente, con l'occhio che le batte da stress, la mano tremolante ed uno strappo alla spalla per portare le 4 valigie che la accompagnera' per le prossime settimane.
Ed allora lo fa, strizza gli occhi, spreme fuori grossi lacrimoni ed implora la solidarieta' femminile.
Sarebbe arrivata anche a dipingere apocalittici scenari di violenza domestica in caso la famigliaInSe avesse perso il volo.

Per fortuna questa volta non e' stato necessario.

L'ultima azione eroica della mammaInSe e' stata lo slalom gigante alla coda del controllo di sicurezza con un bambino in braccio ed una bambina piangente attaccata alle ginocchia.
La famigliaInSe e' salita sull'aereo mentre tutti gli altri passeggeri si erano gia' agganciati le cinture di sicurezza e qualche ora dopo ha baciato suolo anglosassone.

I nonni hanno necessitato un paio di bombolette di ossigeno ed una subitanea cura ricostitutiva per riaversi dalla nostra partenza.

Non credo che i nonni accetteranno mai piu' di accompagnarci ad un' aeroporto. Anche il medico di famiglia lo ha fortemente sconsigliato.




30 comments:

  1. Mannaggia, m'hai fatto ritornare in mente il giorno in cui Siegfried ed io dovevamo lasciare Barcellona, dopo un paradisiaco weekend lungo in cui tutto era filato nel migliore dei modi (hotel vista cattedrale compreso). Io volavo con la compagnia di bandiera locale, ricordo - o almeno credevo così, alla volta dell'Italia, mentre Siegfried tornava in Germania. Avevo solo il bagaglio a mano, pensavo di avere tempo. Partimmo insieme, col bus, verso l'aeroporto (S. aveva il volo un'oretta dopo ma doveva imbarcare la valigia). Un viaggio lentissimo, ed io sempre più nervosetta. Scendemmo dal bus che mancavano 20 minuti all'imbarco (previsto). Saluto Siegfried di gran carriera, mentre mi faccio spazio per il controllo documenti. Con un occhio, però, cerco ancora Siegfried, che s'allontana.
    E poi passo tutto il pomeriggio imprecando. Il volo per Roma è in codesharing con la low-cost, ci portano (dopo un paio d'ore di attesa al gate) in bus sotto l'aereo, appena in tempo per vedere l'equipaggio scendere ed andarsene... E tornare al terminal pure noi. Arrivai a sera inoltrata.
    Ma più ancora dell'arrabbiatura, che aveva anche offuscato la perfezione di quel viaggio, mi pesava - e mi pesa tuttora - essermi accommiatata così di fretta, senza nemmeno avergli detto: «è stata proprio una bella vacanza».

    ReplyDelete
    Replies
    1. E' per questo che sto meditando di trasferirmi in Svizzera e guidare, guidare guidare, ricorrendo all'aereo solo sotto torrura!!

      Delete
  2. Oh no. La gioia di una vacanza spensierata...vanificata così.
    Un vero peccato mortale.
    Ma la tua idea di "desensibilizzazione sistematica" al rientro alla vita quotidiana mi piace tantissimo. Da adottare subito. Peccato io non sia andata in vacanza quest'estate.
    Però, a ben leggerti, mi sono riposata di più io! ;)
    Bentornata a casetta
    Susanna

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ecco: desensibilizzazione sistematica!
      Faro' petizioni e referendum!

      Delete
  3. mi hai fatto troppo ridere. io ho realizzato davanti al check in di aver lasciato la visa per tornare i kuwait a casa. Mio padre ha fatto la corsa aeroporto casa aereoporto in 45 minuti. Mi hanno dato la visa che avevo allacciato le cinture.un incubo vero.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ma in grosso regalo a tuo padre poi lo hai fatto?? :)

      Delete
  4. Mi perdoni se sono morta dal ridere?
    Dai a mia discolpa è successo anche a me, almeno un paio di volte, però qiando ero accorto senza prole, quindi forse non vale...

    ReplyDelete
    Replies
    1. E' che senza prole se ti tocca la notte in aereoporto tuttosommato ce la puoi fare...se perfi l'unico volo con 2 bambini l'unica soluzione

      Delete
  5. Ammetto di aver riso anch'io!! Non so com'è ma anche le mie partenze sono spesso al cardiopalmo...
    Bentornata a casa!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Si alla fine e' stato talmente Traumatico il viaggio che quando sono rientrata in casa mi dono accasciata al suolo ed ho pianto di gioia!

      Delete
  6. Scusa ma sto ridendo tantissimo! Vedi perché io sono fanatica dell'anticipo? Dato che mio marito non è come me arrivo a mentire sull'ora di partenza ;)
    Sono tremenda ma morirei di ansia ... a proposito, solidarietà ai nonni!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Il problema e'che noi di due non ne facciamo uno normale, manutro ottime speranze sulla Bibi!!

      Delete
  7. Oh my god! :-)
    Bè dai, tutto è bene, quel che finisce bene ;-)

    ReplyDelete
  8. Ehm si, peccato l'invecchiamento precoce causato dal viaggio!!!!

    ReplyDelete
  9. E magari questi nonni si aspettavano un saluto di quelli strappalacrime!!! :-)))))

    ReplyDelete
    Replies
    1. Ehm forse questa volta hanno tirato un sospiro d sollievo quando ci hanno visto scomparire!!!

      Delete
  10. bentornata! Oddio il viaggio in aeroporto te lo auguravo + soft ma l'esperienza insegna...almeno si spera :) ma con i bimbi sai è sempre tutto così "nuovo".

    ReplyDelete
    Replies
    1. Probabilmente il problema e' che viaggiamo cosi' tanto che ormai prendiamo la cosa completamente sotto gamba. Alla prossima cerchero' di evitare l'esaurimento nervoso che farselo venire cosi' e' proprio gratuito!!

      Delete
  11. Aiuto :( che bel rientro! Comunque poi è sempre bello raccontare queste avventure in maniera scherzosa!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Si, specialmente se alla fine su quell'aereo sei riuscita a montare :)

      Delete
  12. Anche io ho riso, perdonami!
    E però che fatica, Mammainse, tu sei eroica e per fortuna non tu manca il senso dell'ironia!
    Bacioni!

    ReplyDelete
  13. ma non è che inconsciamente lo volevaaate perdere quell'aereo?
    Elloso che hai fatto la scena apocalittica con la hostess però magari trattavasi di alibi per dimostrare che sì sì volevi andartene ma in cuor tuo speravi qulcuno/qualcosa te lo impedisse."
    scherzo dai ;)

    ReplyDelete
    Replies
    1. La prossima voklta che vorro inconscianente perdere un volo credo che dimentichero' semplicemente di mettere la sveglia!!

      Delete
  14. Vogliamo parlare di un marito che non ha pianto abbastanza, davanti ad una hostess della Meridiana, quando gli ha chiuso il gate davanti, e lui doveva tornare in Italia perche' suo figlio stava per nascere?...beh e' arrivato 8 ore dopo la nascita del suddetto, con un altro volo, anche piu' caro. Come si dice dalle nostre parti:"Becco e bastonato".
    con affetto
    A

    ReplyDelete
    Replies
    1. Nuoooo e non gli hai tolto la patria podesta?? Avrei preteso a quel punto di dare al bambino il mio cognome!! :)

      Delete

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...