Wednesday 6 March 2013

When it Rains it Pours

...In poche parole: se sta andando male non ti preoccupare, andra' sicuramente peggio.
Veramente adesso siamo in vago "ripiglio", quasi un peccato che non abbia scritto il post un paio di giorni fa, quando avevo tutto che mi andava a rotoli un po' di qua ed un po' di la'.
Dato che il tempo placa gli animi, qui leggerete solo una versione edulcorata di quello che e' stato il mio umore all'inizio della settimana!

Ci sono le cose stupide che ti girano storte, tipo che la lavastoviglie si e' rotta e non si puo' riparare ed io ODIO lavare i piatti. E poi ho dovuto mandare in riparazione il mio Bimby e sono talmente depressa dalla perdita che sto proponendo alla famiglia piattate di pane e formaggio che cucinare sui fornelli non mi sconquiffera.
Poi e' arrivato il mal di schiena, di quelli che ad un certo punto di pieghi e poi niente, rimani li, immobile come una zucchina appassita nella speranza che prima o poi qualcuno venga a raddrizzarti.
Vaglielo a dire a quello di otto mesi che si deve arrangiare che il movimento piega-acchiappa-solleva a mammina non riesce piu'?
Ormai ingollo ibuprofene come se fosse pasta al pesto. Mi aspetto qualche reazione selvaggia dallo stomaco prima o poi. Per ora chiudo gli occhi, tappo il naso, mastico antidolorifico ed al terzo giorno sto riacquistando una certa fluidita' nel piega-acchiappa-solleva.

Ma la cosa che mi ha proprio fatto arrabbiare (edulcoratissima...) e' la telefonata con la preside della scuola dove ho messo la Bibi in lista d'attesa.
E' una scuola privata e l'ho messa in lista d'attesa per fare da loro un anno di asilo in modo che poi entri automaticamente a scuola.
Mi hanno chiamato per farle un "assessment", ovvero una valutazione della bambina e l'11 gennaio ci siamo presentate carine e puntuali.
La Bibi si e' rifiutata di scollarsi da mamma, quando invece avrebbe dovuto seguire la maestra ed i suoi educatissimi compagnetti per andare nella classe a farsi "valutare".
Mi hanno concesso di accopagnarla nella classe ma mi hanno poi fatto andare via molto velocemente, con il risultato che me l'hanno riportata 10 minuti dopo in lacrime.
E allora niente, dopo varie telefonate ho parlato con la preside che molto "matter of fact" mi ha detto che non le avrebbero offerto un posto perché
"we could not assess her as she was in so much distress"
(non l'abbiamo potuta valutare perche' non le girava prorpio bene quella mattina)

Ma allora mi chiedo, cosa e' che valutate? Se una bimba e' in leggera difficolta' in un ambiente mai visto la scartate a priori che si sa mai vi dia qualche problema? A tre anni quando li si manda all'asilo si fa "l'inserimento" e qui invece volete che lei non batta ciglio se si gira e mammina e' sparita?

Purtroppo posso anche continare a ripetermi che non era la scuola giusta, ma la verita' e' che tutte le scuole (private si intende) sono così, anzi, l'anno prossimo sara' solo peggio.
Potrei mandarla alla scuola pubblica, certo, ma le cose qui girano in modo  molto diverso che in Italia, e per quanto di mia indole detesti il sistema elitario e non egalitario che hanno creato, dall'altra parte riconosco l' ecelenza dell'educazione privata che si riceve qui. Siamo espatriati per dare ai nostri figli qualcosa di piu', di unico, che in Italia non potrebbero avere, e' sbagliato provarci?

10 comments:

  1. Caspita che nervoso...Mi viene solo da dirti che forse è meglio che la tua bimba non vada in quella scuola...Un abbraccio!

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    1. Hai ragione, solo che tutte le private sono cosi e temo che se decidi di metterti in ballo poi...... Devi ballare! Non hai idea di quanto sia competitivo il sistema scolastico, gestito come una azienda e non come servizio pubblico.

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  2. Si, piu' o meno funziona cosi se pensi che valutano circa 100 bambini per 30 posti...e nelle private secondarie e' molto peggio!

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  3. Scusami cara MammaInSe ma io da psicologa trovo molto più "sano" il comportamento della tua piccina, che si dispera se viene strappata alla mamma e catapultata in un ambiente a lei sconosciuto... piuttosto che la spiegazione della preside, che ha giustificato così la mancata valutazione della bimba.
    Boh...Va bene la competizione del sistema scolastico ma perchè non tener conto della tenera età dei futuri "clienti"?
    Avrai valutato bene la rosa delle scuole private esistenti nei paraggi ma chissà che davvero non ce ne sia un'altra più attenta alla sensibilità della piccola?
    Un vero problema....in bocca al lupo!
    Susanna

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    1. Credo che il problema sia di domanda e offerta, cosi' che loro possano scegliere fra una rosa ampussima di applicanti. Il tutto e' stati gestito molto male a mio parere ed iggi ho mandato una lettera du reclamo alla preside. Non servira' a nulla ma almeno mi sono tolta qualche sassolino dalla scarpa....

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  4. sai a volte i bimbi sono più saggi dei genitori e vedono ciò che noi non vogliamo vedere.......
    spesso si impara molto di più dal mondo reale che rinchiusi in scintillanti vetrine.......guarda quanti italiani validi sono uscite dalle scuole italiane che tu disprezzi
    ciao da un insegnante!

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    1. A dire la verita' non disprezzo la scuola italiana e sono convinta che nell'ambito del pubblico dia pari opportunita' a tutti ma che a volte, specialmente nella scuola secondaria, soffochi un po' chi ha qualcosa in piu' da dare!
      La mia esperienza della scuola italiana e' di ottimi programmi ma con insegnanti spesso troppo lasciati a loro stessi e senza supervisione.
      Con questo intendo che ci sono insegnanti meravigliosi che credono nel loro lavoro e che possono cambiarti la vita, ma ho incontrato anche insegnanti che venivano a scaldare le sedie di un liceo classico raccontandoci le disavventure dei loro conigli e dimenticando completamente che avevano un programma da insegnare, facendoci perdere moltissimo tempo. E non c'era verso di mandarli a casa nonostante la loro completa inadeguatezza.
      Ecco, se posso evitarlo, lo faccio molto volentieri.
      Spero che le cose ora siano cambiate

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  5. No non è sbagliato provarci ma quella non era la scuola giusta credo.

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    1. La domanda e' se mai trovero' la scuola giusta. Vorreiil meglio, chiaro, che per una bimba di 3 anni non e' solo educazione, ma un ambiente accogliente e maestre comprensive.
      Ero convinta che quella scuola fosse esattamente tutte quelle cose, ma evidentemente non avevo fatto i conti con i metodi selettivi che usano. Peccato, e tanto dispiacere per la mia bimba che si e' trovata in una situazione in cui non era felice!

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  6. Noi abbiamo iniziato con la scuola pubblica e poi a meta' di Y2, per tanti motivi diversi (tra i quali il fatto che la mia prima bambina e' nata alla fine di agosto e veniva sempre messa nelle split classes con tantissimi bimbi piu' piccoli di lei, non era un caso drammatico ma neanche un "gifted child" come li chiamano qui (!!) quindi veniva lasciata andare alla deriva) ha fatto 4 colloqui/esami per altre scuole, private ovviamente. Una ci ha detto al pre-esame che neanche valeva la pena di provare l'esame, in una ha fatto l'esame e non e' passata, in un'altra e' passata ma non era il massimo come scuola e infine l'hanno presa nella scuola che in cui e' ora che e' meno selettiva ma l'ha aiutata negli anni successivi ad ingranare meglio. Ora si propone il bivio dell'Y7 e siamo punto e a capo. Ha tentato ancora un esame nella scuola che l'aveva rifiutata (esame che a me sembrava peggio di un colloquio di lavoro!) e ancora non e' passata, vogliono un certo livello e noi non ci siamo, forse non ci saremo mai. Dicono che e' per il suo bene perche' non e' giusto anzi deleterio per la bambina essere sempre un po' piu' sotto della media e cercare di raggiungere gli altri, hanno ragione e penso che sia meglio cosi'. Quindi resta nella scuola in cui e' dove e' comunque contenta e spero riesca a continuare a migliore e soprattutto a capire cosa le piace di piu', magari trovare la sua passione (cosa che io cerco ancora). Vedremo come va. Ti posso solo dire che sono certa troverai la scuola giusta per la tua bambina. Ah, e se scegli quella privata preparati anche a doverti giustificare continuamente che non sei la snob della pubblica o che non hai soldi che escono dai rubinetti di casa.. noi lavoriamo solo per pagare il mutuo e la scuola mantenendo un low profile in ogni altra cosa, un po' come molti genitori di decenni fa che facevano sforzi per mandare i figli all'universita' perche' loro avevano solo la 5 elementare.

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