Monday 29 October 2012

Di Costanza e di Play-Dough

Mi sarebbe piaciuto chiamarla Costanza, e' un bel nome ed il migliore degli auguri.
Certo non si puo' dimenticare la Perseveranza che con Costanza va a braccetto, ma onestamente se mi fosse venuto in mente di chiamare mia figlia Perseveranza credo che Mr.M. avrebbe richiesto l'annullamento istantaneo delle nozze alla Sacra Rota adducendo l'insanita' della consorte.
Fra le numerosissime doti che mi mancano credo che la Costanza sia quella di cui sento piu' pungentemente il bisogno. Mi piacerebbe essere costante nelle mie passioni, nelle mie letture, nella mia (mancanza di) organizzazione di casa. Costante e consistente nell'educazione della prole, senza lasciare che l'umore cambi le mie reazioni allo stesso comportamento di una duenne (veramente quasi treenne) iper-cinetica.

Mi piacerebbe anche essere costante e consistente con quello che scrivo sul blog, ma no, qui proprio non ce la faccio. E' il mio diario personale di sopravvivenza pargoli e non ha struttura. Segue il mio umore, la mia meteoropatia, la mia mancanza di sonno. Segue i miei pastrocchi mentali e l'infatuazione del momento. E quindi si, a volte sono ironicamente cinica, a volte sono melanconicamente romantica, a volte ne' l'uno ne' l'altro e mi a solo di raccontare e ricordare quello che combino a casa con i nani!
Non posso pero' negare di avere una certa invidia per quelle mamme superorganizzate che riescono ad inventarsi rubriche settimanali, pagine creative, tutorial illustrati e magari hanno anche un'agenda con l'organizzazione ed impostazione dei post dei prossimi tre mesi! Come vi invidio oh donne costanti ed organizzate...vorrei venire a sbirciarvi il frigorifero e lo scompartimento dei cibi inscatolati per scoprire come fate a non avere il mio solito sottobosco di roba lungamente scaduta, dimenticata la' in quell'angolino oscurato dai cartoni del latte.

C'e' una mia amica ad esempio, che ha due figli sotto i due anni e mezzo, un paio di lavori freelance che fa probabilmente fra le 2 e le 3 del mattino, un blog di cucina e (comesenonbastasse aggiungerei io) ha deciso di aprire il secondo blog, cosi per tenersi impegnata, che viene aggiornato tutti i santissimi giorni. Il suo (secondo) blog si chiama stir crazy toddler e racconta della sua battaglia quotidiana per trovare qualcosa di nuovo da fare con il suo toddler di 2 anni e mezzo nelle due ore in cui la piccola (di quasi un anno) se la dorme. Santa donna che invece che piazzarlo davanti alla tv e prendersi un secondo di respiro, lo fa giocare in modo istruttivo ed interessante! Tutta la mia stima!

Seguendo un po' si ed un po' no il suo esempio (nel senso che io ogni tanto mi prendo sante pause televisione/ipad), la settimana scorsa che ho avuto una Bibi malata (ed inspiegabilmente iperattiva pur con 39 di febbre) a casa con me tutti i giorni, ho dovuto trovarle cose da fare, previa sopravvivenza mia, sua e di tutto il mobilio di casa.

La mammainSE ha molte doti nascoste piu' o meno bene (?), purtroppo la creativita' non e' una di queste. A questo si aggiunge una totale mancanza di manualita'.
Per fortuna i bambini al di sotto dell'eta' della ragione non sembrano molto fissati sui dettagli estetici, anzi, piu' l'attivita' e' sporchevole, piu' sono felici. Il risultato non sembra interessarli molto.

Ed allora ci siamo messe a fare il Play-dough (o forse Play-Doh, o come si chiamava alla nostra epoca il Dido'), che non solo ci ha dato la gioia del "cucinare" una roba appiccicosa e vagamente disgustosa che tutti i bimbi sembrano amare enormemente, ma ci ha procurato una fornitura di pasta da modellare che probabilmente bastera' per il prossimo paio di mesi. Come potete vedere qui sotto quelle manine si sono date un gran daffare!

Allora le dosi sono queste:

2 tazze di farina (c.ca 260 gr)
1 tazze di sale (c.ca 270 gr)
1+3/4 tazze di acqua (c.ca. 430ml)
2 cucchiaini di olio vegetale (tipo di girasole)
due cucchiaini di crema tartara
Colorante alimentare

Ecco, cosa e' la crema tartara? Non ne ho idea e credo che in Italia non si trovi. Si puo' fare senza o forse si potrebbe provare ad aggiungere un cucchiaino di bicarbonato!

Mischiare tutti gli ingredienti solidi e poi aggiungere l'acqua,l'olio ed il colorante poco alla volta in una pentola.
Mettere la pentola sul fuoco e cuocere per qualche minuto fino a quando quel blob disgustoso non inizia ad indurirsi un pochino ed a staccarsi dalle pareti della pentola. A questo punto rovesciate tutto su una superficie leggermente infarinata e continuate ad impastare con mosse da panettiere esperto per qualche minuto. Vedrete, non solo i bambini si divertiranno da morire, ma voi riscoprirete muscoli delle braccia dimenticati da secoli....altro che Pilates.


Per la pentola non vi preoccupate, quando il Play-doh si secca, viene via che e' una meraviglia! Molto piu' facile pulire la pentola dal Play-doh che dal ragù bruciato!!

10 comments:

  1. eccomi all'appello e non certo come donna/mamma iperorganizzata piuttosto come donna/mamma che ha fatto della incostanza la sua quotidinità

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    1. allora fondiamo un club ed iniziamo ad andarne fiere :-)

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  2. ciao,ti ho scoperta oggi e già il fatto che vivi a londra mi ha conquistata..in più mi piace questa solidarietà fra donne\mamme (io lo diventerò fra qlc mese) non organizzate..diciamo che mi ci rivedo alla grande ehehe!! a presto!!

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    1. Mmhh intanto in bocca al lupo!! E poi piacere della visita..adesso vado a leggermi come mai ti chiami mammacapra ;)

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    2. perchè sono una capra!!!diciamo che sarei un'ottima valvola di sfogo per sgarbi!!!ahahahahahah

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  3. Ciao! Mi sento chiamata in causa perchè sono disorganizzatissima anch'io anche se di facciata non si vede... ma poi basta fare un giro nel mio salotto con i diversi mucchietti di carta da archiviare e organizzare (quando oltre alla carta non c'è altro).
    Ah, la crema tartara di cui parli credo che sia il cremor tartaro (http://it.wikipedia.org/wiki/Bitartrato_di_potassio) che pare si trovi nei grandi ipermercati e nei negozi naturali/specializzati anche in Italia (una volta lo vendevano solo in farmacia) e ch è più diffuso nei paesi anglosassoni.

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    1. Ecco vedi, si impara sempre qualcosa. Qui si usa per le meringhe ed insieme al bicarbonato forma il lievito per dolci!!!

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  4. Ti ho appena scoperta e da oggi ti seguo anch'io...
    Tra un paio di mesi diventerò anch'io una mamma espatriata di una duenne. Sono spaventatissima all'idea di passare dal lavoro in ufficio full time a mamma full time, vedremo quanto resisterò....Anch'io verrò in UK, precisamente a Bath, vicino Bristol.

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    1. A Bath!! Che meraviglia, sicuramente una cittadina piu' a misura di uomo che Londra!!
      Immagino lo stato mentale prima del geande passo, ma credimi, e£ piu£ facile quando ci sei in mezzo! E poi diciamolo..gli uk sono un paese estrwmamwnte "family friendly"

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  5. Grazie della visita.
    Tornerò presto a trovarti il tuo expatblog mi piace!

    p.s. il cremor tartaro si trova anche in italia, è un lievito per dolci derivato dall'uva, lo usano i celiaci perchè privo di glutine. Una volta si trovava solo in erboristeria ma ora anche nei supermercati.

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