Tuesday 9 June 2015

Come Una Bottoglia Di Champagne

Il Soft Play e' quel luogo di perdizione dove prima o poi ogni mamma finisce, vuoi perché invasa dai sensi di colpa di una mattinata in cui i bambini sono stati trascinati a fare la spesa, alle poste, dal dottore ed alla banca. Oppure semplicemente per sfuggire alle intemperie atmosferiche, che, ahimè qui nella piovosa terra di albione, colpiscono inesorabili 12 mesi all'anno.
Il Soft Play rievoca memorie di infanzia: lo stesso odore di chiuso e di piedi che c'era nella palestrina sotterranea dove ti portavano a fare ginnastica il martedì sera. Soprattutto di piedi.


Il Soft Play e' un luogo malefico dove non puoi lasciare da soli quelli più grandi perché finiscono a darsele di santa ragione o ad annegarsi vicendevolmente nella piscina di palline colorate. E non puoi lasciare da soli quelli più piccoli perché si incastreranno in punti irraggiungibili, non riusciranno più a tornare indietro, avranno paura dello scivolo troppo alto o cadranno di testa dagli scalini, imbottiti, per carità, ma ripidissimi e scivolosi.

Il Soft Play e' quel luogo che fa impallidire ogni prova costume: se superi la taglia 46 non riuscirai mai ad infilarti fra i pertugi e passaggi studiati ed architettati con grande probabilità da un uomo vagamente sadico e senza figli. E proprio mentre ti isserai fra un livello e l'altro e rimarrai incastrata in un buco decisamente più  piccolo del tuo deretano, deciderai irrevocabilmente di iniziare quella dieta che postponi da Natale.

Il Soft Play e' un labirinto diabolico di griglie e reti da pesca, dove vedi tuo figlio ingarbugliato nel ponte tibetano, ma non riesci a raggiungerlo nel dedalo di micropassaggi, saliscendi e trabocchetti, e proprio quando sara' incastrato nel punto più alto e meno accessibile, inizierà a piangere perché gli scappa la pipi. E lui la farà li', fra il ponte sospeso e lo scivolo a tubo turbinante.

Al Soft Play dovrai iniziare a fare i preparativi per il ritorno a casa circa mezz'ora prima dell'orario previsto, perché quello e' il tempo che impiegherai a raggiungere il bambino, ad acchiapparlo ed a ripercorrere il labirinto infernale all'indietro. Perché no, tu ed il tuo di dietro,  nello scivolo a tubo turbinante non entrerete mai, nemmeno sotto tortura, perché sai già che ti ci incastrerai dentro, verrai presa da un attacco di claustrofobia e per tornare a casa ti dovranno stappare come una bottiglia di champagne. Solo che tu sarai solo il tappo di sughero.

12 comments:

  1. Sfondi una porta aperta, ne abbiamo uno vicino casa ed io gli sto alla larga quanto più possibile, quando non riesco (ed alla fine ogni tanto è pure giusto), mi tolgo le scarpe e vado con loro, faccio meno fatica che a rincorrerli e a chiamarli, tuttavia ho visto la maggior parte delle mamme, piazzarli li e godersi in pace il pomeriggio...sarò ansiosa ma io non potrei mai lasciarli così, se non altro vigilare che rispettino gli altri!!!

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    1. No infatti, nemmeno io! E chiaramente nello stare dietro al mio ne ho salvati almeno altri 5! Con la Bibi e' diverso pero', se e' con le sue amiche mi fido abbastanza e guardo da lontano :)

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  2. Nooo! Non potrei mai (a caisa della taglia ih ih ih!) Ho portato solo l'erede quando era piccolo: si ruppe un dito del piede. Da allora mai più!

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    1. la cosa che mi terrorizza di più sono le feste di compleanno nei soft play, aiuto! ne ho vista più' di una finire al prontosoccorso!
      Lasciate ogni speranza o voi che entrate....

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  3. Un incubo! solo una volta ci ho portato i miei figli diversi anni fa e poi ... mai più.
    Quella sensazione di doversi far perdonare dopo la spesa al supermercato o la coda in banca o alla posta l'ho provata anch'io e so cosa significa, è tutta una sensazione solo nostra ma l'ho capito dopo.
    Un bel gelato alla frutta e liberi di sporcarsi fino ai capelli forse rende felici loro e noi meno in colpa.
    Ciao!

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    1. Basta non dargli il gelato mentre li porti al soft play! Aaargh ;)

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  4. solo una volta avevo portato mia figlia, e sono uscita distrutta

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  5. Si Elena, e' una sorta di punizione divina!

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  6. Girone dantesco. Il Soft Play non avrebbe mai fatto al mio caso, nonostante i sensi di colpa che pare abbiano sempre tutte le mamme verso i mostrili.
    E comunque ai miei tempi (cielo, come suona vetusto ma è così) abbiamo fatto qualcosa di simile ma di meno impegnativo, quando i nostri giardini pubblici si sono adattati ai bisogni puerili. Ma non a quelli delle mamme urlanti che dirimono liti, spintoni e morsi tra cuccioli adorabili che non rispettano le file e si impongono a suon di ceffoni sui coetanei.
    Ah quanto si impara a guardare gli angioletti giocare. Hanno già chiaro come funziona la vita, con le regole della jungla.
    Bacetti Susanna

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    1. Ah si, guardando i bambini ci si rende conto che il comunismo non potra' msi funzionare. Sono piccoli capitalisti consumatori e pure un po' tiranni. Quanto ci dicono della razza umana!

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  7. che incubo questo posto! ..sarà per questo che non ci sono ancora stata??

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