Friday 8 June 2012

E Cosi Atterro' il Bibo

Vorrei esere banale e noiosa.
Vorrei essere qui a raccontarvi una banalissima storia di come somo andata in ospedale, ho fatto l'epidurale, mi sono mezza addormentata e poi, dopo poche ore, e' nato il secondo genito.

E giuro che a qualcuno e' successo prorprio cosi: me la ricordo benissimo quella mia amica che alla domanda "allora come e' stato il parto" mi ha risposto "oohh tutto bene, solo guarda, una noia mortale".

Ecco no, a me no. A me ste cose da manuale non succedono. E per carita' sara' sicuramente anche colpa mia, ma un goccino di sfiga non ce la vogliamo aggiungere?

Dunque, qui raccontavo di cosa NON fare durante il pre-labour (che poi forse tanto PRE non era, ma era gia' piuttosto labour massacrante).
Fu cosi che dopo la mia gentile email Mr.M. arrivo' a casa.
Erano le due del pomeriggio e la situazione si stava facendo dolorosissima.
Forse a quel punto avrei dovuto chiamare l'ospedale chiedendo l'assistenza di qualcuno del mestiere, ma si sa che fra Baby Brain e testa dura, una donna in pieno travaglio a volte prorpio non c'arriva, oppure c'arriva ma fa spallucce e continua con le sue idee balzane.

Allora io avevo deciso che volevo aspettsre l'arrivo della nonna lunga programmato per le 5 del pomeriggio, e che volente o nolente sto bambino avrebbe pazientemente aspettato l'arrivo di qualcuno a cui mollare La Bibi, che con tutti isensi di colpa di una che sarebbe tornata a casa con nientedimeno che un fratellino ululante, proprio non me la sentivo di mollarla alla vicina di casa!!

L'aereo dlla nonna lunga era arrivato in orario, ora stava all'intrepido conducente del bus Stansted-Londra l'arduo compito di portarmela a casa in tempo!
Io nel frattempo mi sono rinchiusa in un travaglio ascetico di cui ancora mi stupisco. Ho scoperto che per me l'unico modo di sopportare il dolore vero ( ed al prossimo uomo che osa dire che passare i calcoli e' peggio di un parto vorrei far notare le diverse dimensioni dei calcoli e della testa di un bambino!!!!)sono solitudine e silenzio.
Per 4 ore sono stata li, silenziosa e concentratissima a mo' di monaco bhuddista mentr la Bibi se la dormiva e Mr.M. si annoiava.
Finalmente arriva la nonna lunga ed alle 6 p.m. mi faccio convincere ad andare in ospedale.
Per fortuna l'ospedale e' a 5 minuti da casa.
Purtroppo Mr.M. non sapeva dove parcheggiare (forse il Baby Brain non affligge solo le povere partorienti..).
A quel punto le contrazioni non avevano piu' pausa.
Ed io non sapevo dove fosse la labour ward.

Mr.M. in piena ansia da parcheggio mi molla il piu' vicino possibile all'entrata dell'ospedale: dovevo solo attraversare la strada e fare 100m a piedi.
E mai 100m sembrarono cosi lunghi.

Primo step: attraversare la strada sinceonizzando l'omino verde con i 10 secondi fra una contrazione e l'altra.
Secondo step: trovare muretti o ringhiere lungo il percorso a cui poterminaggrappare con i denti durante le contrazioni
Terzo step: sbattermene altamente di tutti quelli che mi guardano per strada come se fossi in crisi da metadone (ma che non l'hanno vista la pancia????)

Finalmente l'atrio dell'ospedale: salvezza, ce l'ho fatta, oh immensa gaiezza, qualcuno ora mi portera' alla labour ward.
Ma contro ogni aspettativa e nel piu' completo adempimento della legge di Murphy, l'atrio dell'ospedale era deserto e la reception VUOTA. Eccheccazzzzzz

Disperata, sudata puzzolente ed abbruttita, mi sono accasciata sulle scale sotto il peso dell'ennesima contrazione e per la prima volta ho sentito l'irrefrenabile impulso di spingere....e rieccheccazzz...

Due cose mi sono venute in mente in quell'istante:
1) OMG sto per partorire nell'atrio vuoto di un ospedale
2) sta roba pero' e' fichissima da scrivere nel blog

A quel punto un angelo sottoforma di donna con due nani al seguito, mi vede, si impietosisce a va a cercare un'infermiera.
L'infermiera leggermente half-wit lancia una sedia a rotelle alla donna con i nani e se ne va che e' impegnatissima (no ma seriamente???)
La stessa infermiera half-wit si rende conto che la donna con i nani non riesce a spingere contemporaneamente sedia a rotelle e passeggino, sbuffa, mi fa domande cretine tipo di farle lo spelling completo di nome e cognome e se in labour-ward mi stanno aspettando (no, e' per questo che sto cecando di partorire nell'atrio)
Finalmente mi portano in un'ala piena di ostetriche corpulente, arriva Mr.M e 30 minuti dopo il Bibo entra ufficialmente nelle nostre vite, sano e salvo nonostante tutto (e tutti).

4 comments:

  1. Direi che sei stata proprio brava, non hai fatto perdere tempo a nessuno, tutta la sofferenza da sola e mezz'ora in sala parto: saresti la cliente ideale di qualsiasi ospedale! Io sono stata parcheggiata 2 giorni prima che mi "concedessero" il gel di ossitocina (c'avevo le doglie bloccate ...) e poi belle 13 ore di varie ed eventuali. Quindi direi: complimenti a te e Bibo per la coraggiosa interpretazione e ... bè per avere materiale per un post si fa questo e altro ;))

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  2. Ah sisi, l'nhs (la sanita' locale) era felicissima, sopratutto perche' non ha dovuto spendere preziose risorse per un'epidurale e mi hanno potuto rispedire a casa a mezzogiorno del giorno dopo!

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  3. Complimenti per l'impresa, a presto le mie gesta!...e ben arrivato Bibo!

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    1. L'importante e' che il bimbo sia arrivato senzavtroppi traumi..giuro chevse mai avro' un terzo tentero' di essere piu' coscenziosa...

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