Tuesday 11 December 2012

Futili Divagazioni su Mamme e Mezzi Pubblici

E' tutto iniziato con un tweet di lamentele su mamme che al mattino usano mezzi pubblici e non piegano i passeggini. Che i passeggini sull'autobus vanno chiusi, che se i bambini sono piccoli allora bisogna usare il marsupio, che allora mamme con passeggini dovrebbero uscire alle 11 e non alle 8 del mattino durante l'ora di punta di "chi lavora" (questo l'ho sottointeso io).
Credo i toni siano stati dettati dallo stress mattutino di chi si ritrova a scavalcare orde di umanita' per riuscire a salire su un benedettissimo autobus, ma il concetto era abbastanza chiaro.

Ed allora io che devo mollare il bambino al nido o ai nonni, o alla tata, o devo andare dal dottore cosa devo fare? Chiedere l'ombrello a Mary Poppins e muovermi volando? Oppure devo provare con i pattini a rotelle mentre spingo il passeggino? Se sono da sola con un bimbo che non ha ancora raggiunto la fase "bipede" che faccio? Con un braccio tengo il bimbo, con l'altro chiudo il passeggino ed alla prima curva spacco la rotula della vecchietta davanti dopo esserle rovinosamente caduta addosso? Se poi di bambini ne ho due che fate? Mi mettete il veto di muovermi di casa se non  auto-munita fatta eccezione per il fine settimana?

Forse dopo anni di vita all'estero mi sono "assuefatta" ai  miei diritti e mi scoccia enormemente farmeli togliere. Sono abituata a delle regole che, guarda caso, funzionano e che le persone tendono ad accettare.
Sugli autobus c'e' una piccola zona riservata a due passeggini o ad una carrozzella per disabili. Chiunque stazioni in quest'area ha il dovere di spostarsi se salgono mamme con passeggini, a prescindere da quanto il resto dell'autobus sia pieno.
Se e' occupata da altri passeggini devi aspettare l'autobus successivo (o piegare il tuo passeggino se puoi).
Se alla fermata successiva un disabile con carrozzella vuole salire, le mamme con i passeggini scendono e lasciano il posto a chi ha la precedenza.
Il tutto (di solito) accade senza sbuffi, senza lamenti e senza crisi isteriche.

Continuo a chiedermi esterefatta perche' da noi certe cose non debbano funzionare. Perche' il diritto di una minoranza debba essere necessariamente visto come un danno alla maggioranza. E no, non sto solo parlando di mamme e passeggini!
Perche' da noi un disabile non puo' avere la possibilita' di muoversi da solo da casa, di prendere un autobus ed andare al lavoro? Ci sono realta' piu' illuminate in Italia che io non conosco?
Ho visto un autista negare la corsa ad un ragazzo in carrozzella perche' l'autobus era pieno e non aveva il tempo di fare manovra per accostarsi al marciapiedi ed estrarre la pedana. Veramente ci costa cosi tanto?
E' solo un problema di disgraziata organizzazione del sistema di trasporto pubblico, o siamo anche noi cittadini a non semplificare le cose?

Ho imparato a convivere con i difetti del mondo anglosassone, con il cieco rispetto delle regole e delle code e la totale incapacita' di saper "chiudere un occhio" anche quando semplificherebbe la vita a tutti quanti. Allo stesso modo devo pero' apprezzare e condividere un rispetto della pluralità e del pubblico che da noi va a discrezione della persona e che qui e' riconosciuta come regola del vivere civile in una comunita'. Dove in metropolitana ho sempre trovato qualcuno che mi aiutasse a portare il passeggino su e giu per le scale, dove mi e' sempre stato offerto il posto quando ero incinta, dove sono stata aiutata a salire sul treno dei pendolari all'ora di punta nonstante passeggino e bambina urlante.

E scusate per i rantolamenti, ma la mia sensibilita' non eccessivamente permalosa, si sente dolorosamente chiamata in causa al concetto del:" se procreate e' un problema vostro e non degli altri utenti dei mezzi di trasporto", che potrebbe rovinosamente traslarsi nel "se dovete muovervi in carrozzella all'ora di punta e' un problema vostro...." etc..etc..etc..




14 comments:

  1. In Italia neanche ci ho mai provato a prendere l'autobus con due bambbine ed un passeggino, qui in Francia ci sono dei punti del tram in cui ci sono meno sedili e sono fatti apposti per disabili biciclette e passeggini. Se c'è ressa la gente ti aiuta ad entrare con il passeggino e ti cede volentieri il posto nella zona dedicata. Pensa te è previsto il diritto per i disabili di muoversi autonomamente, per i genitori di girare con i passeggini e addirittura il diritto di portare con sè la bicicletta soprattutto se questo significa disincentivare l'utilizzo della macchina.

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    1. Ed io continuo a chiedermi: in Italia questo non accade perche'....???????

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  2. In Italia non accade perché siamo allergici alle regole ma soprattutto perché sembra che rispettare le regole sia da sfigati. Hai mai notato che uno ligio alle regole e rispettoso degli altri, a volte viene preso per cretino? Ecco, questi siamo noi, spesso. Non sempre, ovvio. Ma spesso sì. E poi secondo me da un po' di tempo, vuoi la crisi, vuoi il pessimismo, abbiamo meno pazienza e abbiamo la sindrome da programma tv: dobbiamo per forza litigare, fare sfuriate, prendercela con quello che ci sorpassa...Guarda, a me l'Italia (soprattutto negli ultimi giorni...) pare un paese allo sbando. A volte davvero invidio voi che state fuori. Un abbraccio! Ehm...scusa lo sfogo :)

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    1. No Vale hai ragione, quando ho letto o tweet rantolanti stamattina su mamme e passeggini mi e' venuto un nervoso che levati! Non so perche' il "bene comune" dbba infastidire cosi' tanto e come e' possibile che il nostro bel paese sia afflitto da queste dosi massicce di egoismo!

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  3. E' un problema di individualismo portato all'estremo che si riflette in tutto: dalla politica al commercio alla buona condivisione del "pubblico"

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  4. Anch'io dell'Inghilterra ho sempre apprezzato il senso di civiltà, si da per scontato, no? Hai scritto parole sante, condivido. Brava!

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    1. E' questo dare per scontato che non funziona dalle nostre parti..che peccato!

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  5. Se procreate è un problema vostro? ma dovrebbe stendere la corsia rossa ad una mamma con passeggino! Ma hai proprio ragione, ormai non uso più gli "attrezzi del mestiere" con cui hai a che fare tu, ma l'ultima volta che sono stata in metro a Roma, un controllore ha redarguito una mamma perchè aveva il passeggino aperto e il piccolo a bordo, secondo lui avrebbe dovuto chiuderlo e tenere il piccino in braccio. Ovviamente nessuno pensava di cederle il posto a sedere, neanche quel giovanotto sfrontato che si godeva la scena.
    Però c'erano le pinze per tenere a freno un'ipotetica sedia a rotelle.
    Mah.... Susanna

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    1. Ha proprio ragione la mia cara amica M che quando trova situazioni simili sull'autobus risponde placida:" se fossero tutti come voi ci saremmo gia' estinti da un pezzo"

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  6. io ho una voglia di espatriare....
    vista la recente Italia poi...

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    1. Non e' tutto rose e fiori da queste parti, in realta' a me l'Italia manca per molte ragioni, ma quando si parta del civile vivere in comune qui siamo prorpio su un altro pianeta!

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  7. Queste sono le cose che mi inducono a pensare che l'educazione civica dovrebbe stare in primo piano nelle nostre famiglie e nella scuola. Perché purtroppo noi non ce l'abbiamo nel DNA, pensiamo che il bene pubblico sia incompatibile con il bene privato, pensiamo che gli altri siano comunque un intralcio al noi.
    Bisognerebbe parlarne di più e fare fare fare. Brava!

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    1. In tre righe hai scritto esattamente tutto quello che il mio posto voleva esprimere! CHissa' se ci arriveremo mai!
      Ed il problema e' che questo si riflette in tutto! Dall'autobus all'ambiente lavorativo...

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  8. io vado tutti i giorni al lavoro con bambino e passeggino (ne ho preso uno molto piccolo che chiuso occupa pochissimo spazio), visto che lavoro in centro e ho l'asilo aziendale. vivo in una città non tanto grande, ma sono originaria di Roma, quando qui dicono che l'autobus è affollato per me è vuoto, sono abituata a ben altri standard (e altre intolleranze). mediamente sono tutti molto gentili, mi aiutano e mi cedono il posto spesso e volentieri. una sola volta mi sono trovata a litigare con una signora, perchè chiedevo se qualcuno gentilmente poteva farmi sedere, e lei era scocciata perchè non era la prima volta che le toccava alzarsi per colpa mia (che poi, io mica l'avevo chiesto a lei, avevo chiesto in generale e speravo che qualcuno più gentile di lei si offrisse!). quando le ho fatto notare che avevo un bambino e un passeggino in braccio ovviamente mi ha fatto notare che con quel tempo i bambini non si portano in giro (effettivamente stava piovendo a dirotto). ora, a prescindere dal fatto che una mamma esce con suo figlio come e quando vuole, ma l'idea che una mamma con bambino piccolo possa andare a lavorare e non abbia nemmeno una nonna che gli tiene un bambino a certi italiani proprio non entra in testa. io, oltre a spiegarle che ero andata a lavorare, mica a divertirmi (e anche fosse), le ho fatto anche notare che prendere l'auto per non dare fastidio a quelli come lei in autobus significa oltre che una spesa per me (il parcheggio è solo a pagamento nella zona in cui lavoro), un aumento del traffico. stiamo tutti a lamentarci del traffico ma poi non veniamo incontro a chi ha deciso di prendere i mezzi pubblici. so che a Stoccolma se si viaggia con passeggino non paga il biglietto neanche il genitore. qui, forse dovrei pagare un biglietto in più per il passeggino (ma mi rifiuto di farlo).

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